Covid, un sistema di telemedicina in aiuto a Nuoro
Un particolare congegno che ha "radici" in SardegnaCinquanta dispositivi di tele-monitoraggio sono a disposizione delle Usca (Unità speciali di continuità assistenziali) della Assl di Nuoro per l'assistenza ai pazienti Covid.
Il congegno, spiega la Assl, è nato "per tenere sotto controllo l'insidiosa Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO), e si sta rivelando utilissimo nel monitoraggio dell'altrettanto insidioso Covid-19. Un sistema innovativo che, è bene ricordarlo, parla anche sardo, visto che tutto è partito nel 2012 da uno studio di ricerca condotto in collaborazione con il Policlinico dell'Università Campus Bio-Medico di Roma, il Laboratorio di Sistemi di Elaborazione e BioInformatica (CoSBi) della Facoltà Dipartimentale di Ingegneria della medesima università e la allora ASL di Lanusei".
All'interno del kit sono compresi una app (certificata dispositivo medico di classe IIaCE0477) che va installata sullo smartphone del paziente o di chi eseguirà per lui le misurazioni, e un pulsi-ossimetro che si avvale della tecnologia bluetooth.
"Una volta installata, il paziente esegue tre misure al giorno (una la mattina, una il pomeriggio, una la sera) con il pulsi-ossimetro bluetooth che si interfaccia automaticamente e autonomamente alla app. La app, in maniera del tutto trasparente e in completa autonomia, modella al suo interno il profilo del paziente e segnala ogni piccola variazione dello stato di salute".
"Tramite l'utilizzo di questi dispositivi – commenta Grazia Cattina, direttrice Assl – è possibile un controllo più accurato della malattia con un miglioramento della qualità di vita del paziente e dei suoi familiari. È nostra intenzione, in caso di conferma di questi risultati attesi, procedere ad un incremento del numero dei dispositivi da mettere nella disponibilità delle Usca per migliorare l’assistenza domiciliare ai nostri assistiti".
(Unioneonline/s.s.)