Il primo round in tribunale sul caso decadenza della presidente della Regione è tra un mese, mentre una decisione potrebbe arrivare già a maggio, grazie al rito semplificato. 

Alla Camera

Il caso intanto finisce in Parlamento. La Lega, per voce del deputato Dario Giagoni, ha chiesto al ministro degli Affari regionali Roberto Calderoli un’informativa urgente sulla situazione in Sardegna, e in particolare se «le norme contenute nella legge 515 del ‘93, a cui fa riferimento il Collegio di garanzia nelle contestazioni sul rendiconto della campagna elettorale di Alessandra Todde, siano applicabili anche in Sardegna». «Noi crediamo di sì», ha detto Giagoni alla Camera. Stessa richiesta a Calederoli è arrivata dal deputato di FdI Francesco Mura: «Il ministro venga in Aula e riferisca sulla Regione Sardegna, dove ciò che accade supera i limiti della decenza: la presidente Todde si è resa protagonista di un pasticcio che ha generato uno scontro istituzionale senza precedenti». Per Alfonso Colucci del M5S «si assiste a una macroscopica ignoranza dei fatti giuridici, è mala fede perché si strumentalizza per finalità politiche. Todde non ha commesso alcuna irregolarità. In Sardegna abbiamo vinto in virtù di legittime elezioni ma la minoranza in difficoltà tenta di sovvertire il voto».

Tutti i dettagli nell’articolo di Roberto Murgia su L’Unione Sarda in edicola e nell’edizione digitale

© Riproduzione riservata