L’assessora ai Trasporti ha rilasciato qualche dichiarazione prima di informare la maggioranza sulla bozza. Tra le novità più significative, spiega, «c’è sicuramente un dimensionamento rispetto alla reale esigenza della mobilità in Sardegna, un sistema di monitoraggio e controllo più efficiente rispetto a quello attuale che per esempio non ci consente di garantire la certezza dello spostamento, soprattutto e anche a chi vuole partire e rientrare in giornata». Inoltre, «si prevede un allargamento anche a quelle che sono altre esigenze di categorie ammissibili (non solo i residenti) oggi non garantite». Insomma «stiamo riconducendo il nativo ad un concetto oggettivo: una persona che ha un legame stabile con la nostra Regione».

Le risorse sono raddoppiate, da 40 a 80 milioni. «Certo, se chiediamo frequenze in più, vanno pagate, vogliamo un servizio di qualità, se un servizio deve essere pagato è giusto che lo sia, purché il servizio sia ottimale».

Sullo sconto diretto sul biglietto: «In Sardegna è attivo un sistema di rimborso sull'acquisto dei biglietti, i cosiddetti aiuti sociali, che ad oggi non viene applicato sui voli in continuità. Noi applicheremo questa scontistica anche sulla continuità, potendo prevedere che non sia un rimborso, ma proprio uno sconto al momento dell’acquisto».

Mentre per quanto riguarda l’estensione delle tariffe agevolate anche ai parenti dei residenti, «il grado di parentela considerato dovrebbe essere il terzo, ma stiamo ancora valutando».

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