Rammendare centro e periferia
Maria Antonietta MongiuA nche Cagliari ha i suoi monumenti alla devastazione. Ciascuno faccia il suo elenco secondo le proprie sensibilità e passioni. Fra le tante giornate per monumenti lustrati per un giorno, si potrebbe dedicarne qualcuna ai luoghi devastati per pubblica trascuratezza e inciviltà collettiva. I più gravi sono a carico di scelte urbanistiche e politiche sui beni culturali e sul paesaggio incompetenti. Uno dei segni distintivi della complessità urbana consiste nella relazione tra parti: la città è tale perchè reticolo di strade, marciapiedi, piazze, ponti, acquedotti, fogne, i luoghi dei vivi e i luoghi dei morti. Gli stessi ruoli di governo fin dal mondo antico si ascrivono ai medesimi temi, a prova della necessità di pianificare, programmare, manutenere. Ogni estemporaneità è bandita, e le prime norme nascono al fine di evitarla. Si può ricostruire la storia di Cagliari tematizzando quelle infrastrutture materiali. Le differenze tra periodi e governi si deducono, oggi come ieri, dalla capacità di progetto e realizzazione. I circenses son posteriori, quando chi governava decise di affiancarli prima, e di farne strumento autonomo poi, ai ludi religiosi. Riferiscono della secolarizzazione del potere politico, e dell'occultamento dei suoi limiti. Lo ricorda Catone il censore, indefesso contro contro la diffusione a Roma delle mollezze ellenistiche dai territori che venivano conquistati, tra cui Cagliari, abitata anche da quelle consuetudini suntuarie.