Vladimir Putin ha visitato la città ucraina di Mariupol, nell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk. Secondo quanto riporta il servizio stampa del Cremlino, il presidente russo ha "ispezionato una serie di luoghi della città e parlato con i residenti locali", spiega Mosca aggiungendo che "si è recato a Mariupol in elicottero; ha guidato un veicolo lungo le strade della città, fermandosi in diverse località".

Pochi giorni fa l'amministrazione militare russa ha inaugurato una piattaforma per elicotteri sull'acciaieria Azovstal di Mariupol, per mesi roccaforte della difesa quanto riferisce ancora il Cremlino, Putin ha anche tenuto un incontro nella città russa meridionale di Rostov sul Don con i vertici militari nel posto di comando "dell'operazione militare speciale" in corso in Ucraina.

Ma in queste ore, dopo la clamorosa decisione di spiccare un mandato d'arresto nei confronti del numero uno del Cremlino e della commissaria Maria Alekseyevna Lvova-Belova con l'accusa di deportazione illegale di bimbi ucraini, è il procuratore capo della Corte penale internazionale in persona, Karim Khan, a precisare quello che in molti in queste ore si sono chiesti, ovvero se quella decisione può davvero concretizzarsi in qualcosa di più che un “segnale” pur forte ma astratto: Khan ha ricordato i processi storici contro i criminali di guerra nazisti, l'ex presidente jugoslavo Slobodan Milosevic e l'ex leader liberiano Charles Taylor, portandoli come esempi di figure apparentemente intoccabili che hanno dovuto affrontare la giustizia.

Putin, ha aggiunto, potrebbe essere effettivamente processato nonostante Mosca sostenga di non essere soggetta alle decisioni della Corte dell'Aja.

(Unioneonline/s.s.)

© Riproduzione riservata