Sono un centinaio le vittime al momento accertate delle piogge torrenziali che stanno devastando la provincia di Valencia. Un bilancio purtroppo non definitivo, destinato ad aggravarsi, dal momento che ci sono ancora tanti dispersi su cui il governo spagnolo «non può fornire dati ufficiali», ha detto il ministro per le Politiche Territoriali, Ángel Víctor Torres, il che «dimostra la tremenda grandezza di questa tragedia».

«Stiamo affrontando una situazione senza precedenti, che nessuno ha mai visto prima», le parole del presidente della regione Carlos Mazon. Il governo centrale ha istituito un'unità di crisi che ha inviato nella regione di Valencia un'unità dell'esercito specializzata in operazioni di soccorso. 

Un centinaio i sardi iscritti al circolo Shardana, che si è messo a disposizione per aiutare chi è stato colpito dalla furia dell’acqua.

La Farnesina: «Nessun italiano tra le vittime»

Al momento non risultano connazionali tra le vittime, comunica la Farnesina, spiegando che il ministro degli Esteri Antonio Tajani segue «con la massima attenzione» la situazione. Stanno bene gli studenti sardi a Valencia.

Sanchez alla nazione: «Emergenza continua»

«A 24 ore possiamo dire che siamo di fronte a un'emergenza che continua, i cittadini non abbassino la guardia, non vadano in strada – ha detto il premier spagnolo Pedro Sanchez in un messaggio alla nazione –. Sono molte le città colpite da questa tragedia, tutti stanno facendo il possibile e il comitato di crisi sta lavorando con i presidenti delle comunità autonome con cui sono in contatto». Il Governo ha già annunciato tre giorni di lutto nazionale.

In 8 ore la pioggia di un anno

In otto ore, comunicano le autorità spagnole, è caduta la pioggia di un anno. Come scrive El Pais, l'Agenzia meteorologica statale (Aemet) aveva alzato ieri alle 8 il livello di allerta da arancione a rosso per la costa meridionale di Valencia, dove in appena un'ora si erano accumulati 90 litri. Si stimava che le piogge avrebbero potuto essere dai 150 ai 180 litri per metro quadrato, ma alla fine ne sarebbero stati rilevati più di 445, secondo i dati provvisori. 

«Una violenza simile non si era mai vista in cent'anni – il commento del fisico del clima del Cnr Antonello Pasini – Noi ricercatori non sappiamo ancora se a causa del riscaldamento globale gli eventi meteo estremi sono diventati più frequenti. Ma siamo sicuri che sono diventati più violenti. L'alluvione su Valencia è stata dovuta a quella che chiamiamo una 'goccia fredda' - spiega Pasini -: una depressione con aria fredda all'interno, che si stacca dal flusso delle correnti d'aria che vanno da ovest verso est e scende alla latitudine della Spagna. Non è un fenomeno rarissimo, ma con il riscaldamento globale diventa più intenso».

Trasporti nel caos

I trasporti intanto sono nel caos: dodici voli che dovevano atterrare all'aeroporto di Valencia sono stati dirottati verso altre città spagnole. Altri dieci voli che dovevano partire o arrivare all'aeroporto sono stati cancellati. Sospesi i treni ad alta velocità tra Madrid e Valencia, un treno ad alta velocità che trasportava 276 passeggeri è deragliato nella regione meridionale dell'Andalusia, ma nessuno è rimasto ferito.

(Unioneonline/D)

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