Trump dà l’ok al piano di pace in 28 punti per l’Ucraina: «Donbass a Mosca, Kiev ridimesioni l’Esercito»
Russia cauta: «Ancora nessuna informazione tramite i canali ufficiali». Ue e Zelensky non coinvolti(Ansa)
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Il presidente americano Donald Trump ha approvato il piano in 28 punti per la pace tra Russia e Ucraina, sviluppato silenziosamente nelle ultime settimane da alti funzionari dell'amministrazione in consultazione con l'inviato russo Kirill Dmitriev e con funzionari ucraini: lo riporta Nbc News citando un alto funzionario dell'amministrazione.
Secondo la fonte, l'inviato speciale Steve Witkoff, il vicepresidente JD Vance, il segretario di Stato Marco Rubio e il genero del presidente, Jared Kushner, sono stati coinvolti nell'elaborazione del piano. «Il piano si concentra sul dare a entrambe le parti garanzie di sicurezza per assicurare una pace duratura. Include elementi che l'Ucraina vuole e di cui ha bisogno per una pace stabile», ha detto il funzionario a Nbc.
Tuttavia Mosca fa sapere di non aver ricevuto alcuna informazione dagli Usa attraverso i canali ufficiali sul piano di pace. La portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, ha detto che «se la parte americana avesse una qualsiasi proposta, l'avrebbero comunicata attraverso i canali in uso tra i ministeri degli Esteri dei due Paesi».
Il piano prevede che Kiev ceda a Mosca parti dell'Ucraina orientale che attualmente non controlla e ridimensioni il suo esercito, in cambio di una non meglio precisata garanzia di sicurezza degli Stati Uniti per l'Ucraina e l'Europa contro future aggressioni russe.
Il piano per Kiev è articolato in quattro aree principali: pace in Ucraina, garanzie di sicurezza, sicurezza in Europa e future relazioni degli Usa con Russia e Ucraina. Mosca otterrebbe il pieno controllo de facto di Lugansk e Donetsk, ossia del Donbass. Pur finendo sotto il controllo russo, le aree del Donbass da cui l'Ucraina si ritirerebbe sarebbero considerate una zona smilitarizzata, senza possibilità per Mosca di posizionare truppe lì. In altre due regioni devastate dalla guerra, Kherson e Zaporizhzhia, le linee del fronte attuali sarebbero per lo più congelate, con la Russia che restituirebbe parte dei territori tramite negoziazioni. Gli Stati Uniti e altri Paesi riconoscerebbero Crimea e Donbass come territori legittimamente russi, ma Kiev non sarebbe obbligata a farlo. Previste anche limitazioni sulla dimensione dell'esercito ucraino e sulle sue armi a lungo raggio.
Un piano di pace che non sembra aver avuto alcun input da Kiev né dagli europei. E la Casa Bianca vorrebbe presentarlo come un fatto compiuto a Zelensky, convinta che, sotto pressione sia sul fronte militare sia su quello interno (a causa di un imbarazzante scandalo di corruzione), dovrà accettarlo.
(Unioneonline)
