Sfumato il sogno (a causa del maltempo) di visitare insieme al presidente sudcoreano il Moon De-Militarized Zone, il confine ultra-militarizzato che separa le due Coree sul 38esimo parallelo, il presidente Donald Trump ha ripiegato sul programma originario, pronunciando un discorso ufficiale al Parlamento di Seul, dove è arrivato accompagnato dalla moglie Melania.

Il presidente degli Stati Uniti, tra i tanti temi affrontati, ha ovviamente parlato della crisi con la Corea del Nord: "Voglio la pace garantita dalla forza, per questo vendiamo al vostro Paese le migliori armi del mondo -, ha detto Trump -. Io oggi spero di parlare a nome non solo delle nostre due nazioni, ma di tutte le nazioni civili, quando dico al Nord: non ci sottovalutate. E non ci mettete alla prova. Difenderemo la nostra sicurezza comune, la nostra prosperità condivisa, la nostra libertà sacra".

Infine l'appello rivolto ai prossimi due interlocutori di Trump, il presidente cinese Xi Jinping e Vladimir Putin che incontrerà durante il fine settimana ai vertici Apec e Asean in Vietnam e nelle Filippine. "Il mondo - ha detto Trump - non può tollerare il pericolo di un regime che ci minaccia di devastazione nucleare. Tutte le nazioni responsabili devono unire le forze per isolare il brutale regime della Corea del Nord e negargli ogni forma di sostegno, di forniture, o di tolleranza. A quelle nazioni che decidono di ignorare la minaccia, o peggio ancora di consentirla: il peso di questa crisi è sulle vostre coscienze".

(Redazione Online/s.a.)

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TRUMP IN VISITA ALLA CITTÀ PROIBITA:

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