Troppa gente in coda per rendere omaggio a Londra al feretro della Regina Elisabetta e le autorità dispongono una pausa di "almeno 6 ore".

La fila ha riempito pure Southwark Park, all'imbocco dell'area predisposta, pertanto andrà quindi parzialmente smaltita, prima di poterla riaprire a nuovi arrivi.

I resti della sovrana – morta a 96 anni lo scorso 8 settembre – sono esposti da ormai due giorni e vi resteranno sino al funerale di Stato di lunedì 19. Migliaia e migliaia di persone hanno sfilato anche di notte mentre al momento la fila si snoda per circa 8 chilometri lungo il Tamigi. I tempi d'attesa superano intanto le 14 ore.

Sul fronte degli impegni della famiglia reale, dopo una giornata di pausa Carlo III è oggi di nuovo in viaggio: atteso con la regina consorte Camilla in Galles - terra di cui ha portato il titolo per decenni come "prince of Wales" e di cui è stato l'unico Windsor a studiare da giovane l'idioma tradizionale - a conclusione del tour in tutte le nazioni del Regno Unito organizzato per condividere il lutto con la varie comunità e formalizzare ovunque (oggi anche a Cardiff) la propria proclamazione formale a sovrano. In serata, al rientro a Londra, sarà poi protagonista con i fratelli Anna, Andrea e Edoardo di un turno di veglia attorno al catafalco della regina a Westminster Hall: affidato per 15 minuti ai quattro figli di Elisabetta II in alta uniforme militare. 

IL CASO CON LA CINA – Intanto scoppia il caso con la Cina dopo che alcuni veterani Tory della Camera dei Comuni come Tim Loughton e l'ex leader del partito di governo, Iain Duncan Smith, assieme ad altri colleghi eredi della tradizione dei “cold warrior”, hanno denunciato come fuori luogo l'inserimento dei vertici "del regime" di Pechino ("architetti" fra l'altro, nelle loro parole, "del genocidio" degli uiguri musulmani dello Xinjiang, riconosciuto di recente come tale dal Parlamento di Westminster) nella lista d'inviti redatta dal cerimoniale del Foreign Office per il funerale.

Al momento è escluso che Xi Jinping possa essere a Londra per le esequie in prima persona ma  fonti cinesi danno in arrivo il vicepresidente Wang Qishan. Presenza inaccettabile per i firmatari della lettera aperta, stando ai quali la Cina avrebbe dovuto essere boicottata, al pari della Russia esclusa in seguito alla guerra in Ucraina, della Bielorussia, della Birmania, del Venezuela, della Siria e dell'Afghanistan dei Talebani. O, al più, ammessa a farsi rappresentare dall'ambasciatore, come l'Iran, la Corea del Nord e il Nicaragua.

La richiesta a questo punto è di avere la garanzia che chiunque sbarchi da Pechino venga se non altro tagliato fuori dal banchetto offerto da re Carlo III a palazzo per il dopo-funerale ai soli capi di Stato stranieri presenti: fra cui non dovrebbero mancare il presidente degli Usa Joe Biden (a cui Truss dedicherà anche un bilaterale ad hoc) e Sergio Mattarella, che proprio ieri ha avuto un primo contatto telefonico col nuovo sovrano

(Unioneonline/D)

© Riproduzione riservata