Le Nazioni Unite considerano il governo di Bashar al-Assad responsabile dell'attacco con il gas Sarin avvenuto a Khan Sheikhoun, nella provincia di Idlib, lo scorso 4 aprile, dove hanno perso la vita 87 civili.

Lo affermano le conclusioni del rapporto congiunto della Commissione d'inchiesta dell'Onu e dell’Organizzazione per la messa al bando delle armi chimiche, che accusa il governo di Damasco.

Secondo il documento, "lo scenario più probabile" è quello secondo cui il gas sarebbe stato lanciato durante un bombardamento aereo dell'aviazione siriana.

Una ricostruzione dei fatti che è stata definita "oggettiva e imparziale" dal segretario generale Antonio Guterres.

Damasco invece ha sempre respinto ogni coinvolgimento nei fatti.

LE REAZIONI DI USA E RUSSIA - "È la conferma indipendente dell'uso delle armi chimiche da parte di Damasco. E, nonostante questo, ci sono ancora alcuni Paesi che cercano di proteggere il regime", ha commentato l'ambasciatrice americana alle Nazioni Unite, Nikki Haley.

Ha poi aggiunto: "Questo deve finire, adesso ignorare l'enorme quantità di prove in questo caso dimostra una deliberata mancanza di rispetto per le norme internazionali".

Sul fronte opposto Mosca ha invece denunciato presunte "incongruenze" nel rapporto dell'Onu.

Il vice ministro russo degli Esteri, Sergei Ryabkov, ha parlato di "imperfezioni" nella metodologia usata e di prove "parziali" che sarebbero state usate nel dossier.

Ha poi dichiarato che "tutte queste incongruenze e contraddizioni interne sono riscontrabili anche a una prima rapida lettura" del rapporto.

L'ATTACCO DI IDLIB:

(Redazione Online/F)

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