Un ingegnere italiano sotto inchiesta negli Stati Uniti nell'ambito dell'inchiesta Dieselgate.

Secondo quanto si è appreso, l'Fbi e la procura di Detroit avrebbero messo nel mirino Giovanni Pamio, 60 anni, dipendente di Audi, casa controllata da Volkswagen.

In base all'accusa, Pamio sarebbe stato uno dei responsabili dell'alterazione dei dati sulle emisssioni dei veicoli diesel tedeschi messi in commercio negli Usa e rischia di rispondere in tribunale di associazione a delinquere e frode.

Un "taroccamento", quello messo in atto e scoperto nel 2015 e volto ad aggirare le norme ambientali, costato al colosso teutonico circa venti miliardi di dollari tra multe e risarcimenti danni.

(Redazione Online/l.f.)

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