Russiagate, la Casa Bianca valuta il licenziamento del procuratore Mueller. Ma Trump smentisce
Da ambienti vicini al presidente degli Stati Uniti Donald Trump trapela in queste ore un'indiscrezione che potrebbe avere "effetti politici esplosivi". Questa la definizione data da Christopher Ruddy, un amico personale di The Donald, secondo cui il presidente potrebbe decidere di licenziare Robert Mueller, nominato di recente procuratore speciale con il compito di far luce sulle interferenze russe nella campagna presidenziale americana.
"Credo che stia forse valutando di chiudere con l'incarico del procuratore speciale - ha dichiarato ai media Usa - e penso che stia pensando a questa possibilità".
Ruddy è amministratore delegato di Newsmax Media e membro del Mar-a-Lago Club di Trump a Palm Beach, in Florida, e ha confermato le sue affermazioni anche al Washington Post, senza tuttavia fornire maggiori dettagli.
"Sarebbe però un grave errore", ha aggiunto poi, mentre il portavoce della Casa Bianca, Sean Spicer, si è limitato a precisare che "Chris Ruddy parla per sé" e che quindi non ci sarebbero riscontri ufficiali su quanto ha dichiarato, ma tanto è bastato per far tornare in grande agitazione le acque all'interno del partito repubblicano. La nomina di Mueller, dopo il licenziamento di James Comey dall'Fbi, aveva contribuito a placare l'ira di molti rappresentanti del Grand Old Party.
Intanto il presidente americano si è affrettato a smentire la notizia del presunto licenziamento con un tweet.
"Mai le fake news erano state così sbagliate e sporche. Storie volutamente infondate e fonti posticce che fanno comodo alla loro agenda di odio. Che tristezza!", si legge nel messaggio di The Donald.
IL SENATO AMERICANO: NUOVE SANZIONI ALLA RUSSIA - Intanto è arrivato l'accordo al Senato americano sulla presentazione in aula di un provvedimento che vari nuove sanzioni contro la Russia.
Lo hanno reso noto alcuni media statunitensi.
Il provvedimento potrebbe essere inserito all'interno di un disegno di legge che rafforzerebbe anche le sanzioni contro l'Iran.
Il testo è stato presentato dal leader della maggioranza repubblicana al Senato Mitch McConnell e potrebbe essere votato già entro la fine della settimana.
(Redazione Online/m.c.)