“Se qualcuno dall’esterno intende interferire negli eventi ucraini e porre una minaccia alla Russia, la nostra risposta sarà fulminea”. Parola di Vladimir Putin, che parlando da San Pietroburgo è tornato a minacciare l’Occidente a causa dell’invio sempre più massiccio di armi all’Ucraina.

Di più: “Risponderemo con mezzi che i nostri avversari non hanno ancora alle minacce geopolitiche. Dovete sapere che ci sarà una risposta, e sarà rapida. Abbiamo strumenti che nessuna ha e li utilizzeremo se necessario. Voglio che tutti lo sappiano”.

L’obiettivo dell’attacco, ha chiarito il presidente russo, non è quello di annettere l’Ucraina: “Siamo un grande Paese, non ne abbiamo bisogno, ma l’Ucraina era una minaccia per la Russia. Le operazioni militari speciali in Donbass e Ucraina sono volte a garantire la sicurezza del nostro Paese, così come in Crimea. I nostri soldati hanno impedito una minaccia”.

Il leader del Cremlino ha anche fatto sapere che il numero dei “mercenari stranieri” in Ucraina sta aumentando e che il ministero della Difesa russo “mostrerà in pubblico alcuni di quelli che sono stati catturati”.

Altro messaggio di Vladimir Putin all’Occidente è sulle sanzioni: “I piani dei Paesi occidentali di strangolarci economicamente sono falliti. L’impatto economico delle sanzioni non è stato così forte per il momento”.

IL RICATTO DEL GASIntanto Mosca, dopo aver bloccato le forniture di gas a Polonia e Bulgaria, minaccia il resto dell’Europa. I pagamenti vanno effettuati in rubli, ha precisato ancora una volta il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, aggiungendo che la sospensione delle forniture è una “risposta ad atti ostili contro di noi”.

“Se qualcuno rifiuta di pagare con il nuovo sistema, sarà attuato il decreto del presidente russo”, ha aggiunto Peskov. “Con l’avvicinarsi dei termini di pagamento per il gas, se qualcuno dei Paesi consumatori rifiuta di pagare in rubli, verranno sospese le forniture”, ha precisato.

(Unioneonline/L)

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