La Procura federale belga ha fatto sapere che, ricevuto nella serata di ieri l'ordine d'arresto europeo spiccato da Madrid nei confronti di Carles Puigdemont e 4 ex ministri del deposto governo catalano che si trovano con lui in Belgio, studierà il documento e "solo in seguito lo manderà a un giudice".

Lo ha spiegato il portavoce della Procura Eric Van Der Sjipt, specificando che il documento sarà trasferito entro un paio di giorni al massimo.

Se il mandato sarà accettato Puigdemont dovrebbe essere consegnato alle autorità di Madrid entro 10 giorni al massimo: se, come ha già annunciato il legale del leader catalano Paul Bekaert, dovesse essere presentato un ricorso, la consegna potrebbe essere ritardata fino a un massimo di 60 o 90 giorni.

Il tempo necessario per consentire a Puigdemont di fare campagna elettorale dal Belgio.

Cosa che l'ex presidente della Generalitat sta già facendo.

Oggi ha infatti esortato alla creazione di una lista unitaria indipendentista in vista delle regionali del 21 dicembre indette da Mariano Rajoy, e ha contestualmente diffuso un manifesto e promosso una raccolta firme sul web, che in pochi minuti ha raccolto oltre mille adesioni.

"È il momento che tutti i democratici si uniscano: per la Catalogna, per la libertà dei prigionieri politici e per la Repubblica, lista unitaria", ha scritto su Twitter.

Nel manifesto lanciato online Puigdemont parla di elezioni "imposte" che saranno una scelta "tra la democrazia e l'imposizione", "tra i partiti sovranisti e i distruttori dell'autogoverno".

Il documento denuncia inoltre la "persecuzione giudiziaria" e il "linciaggio personale istigato dal nazionalismo spagnolo".

(Redazione Online/L)

IL MANDATO D'ARRESTO:

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