Ancora un colpo di scena nel processo di appello che ha coinvolto il cardinale Angelo Becciu sulla gestione dei fondi della Segreteria di Stato e la compravendita del Palazzo di Londra.

Al termine della quarta udienza oggi in Vaticano, la corte di appello presieduta da mons. Alejandro Arellano Cedillo ha rinviato l'intero dibattimento al 3 febbraio 2026, con prosecuzione il 4, 5, e 6 febbraio.

La Corte si è riservata però «di decidere, con separato provvedimento, sul dissequestro delle somme del fondo Centurion, sollevata dall'Apsa», e ha concesso alle parti «la data del 7 novembre 2025» per presentare delle memorie illustrative sulle questioni pregiudiziali, e un successivo termine fino al 28 novembre 2025 per eventuali repliche.

In primo grado, Becciu era stato condannato a cinque anni e mezzo. Nell'ultima udienza, la Corte d'appello vaticana, presieduta da mons. Alejandro, aveva dichiarato l'inammissibilità dell'appello proposto dal promotore di giustizia Alessandro Diddi rispetto alla sentenza di primo grado del 16 dicembre 2023.

(Unioneonline)

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