Russia e Cina rinnovano il “patto di amicizia e cooperazione”
Putin e Xi Jinping rilanciano il trattato “di buon vicinato”. Una prima risposta al G7, che ha duramente criticato le due potenze, rilanciando l’atlantismo
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Cina e Russia rinnovano il proprio “patto di amicizia”, dopo essere finite entrambe nel “mirino” dell’ultimo vertice G7 tenutosi in Cornovaglia.
Il leader di Pechino Xi Jinping e il presidente russo Vladimir Putin hanno avuto un faccia a faccia in videoconferenza, al termine del quale, riferiscono i media cinesi, “hanno ufficialmente annunciato l'estensione del Trattato sino-russo di buon vicinato, amicizia e cooperazione". Un’intesa che quest’anno compie 20 anni e che è ancora oggi alla base della sinergia tra le due potenze confinanti, su molti dossier dell’agenda politica internazionale.
Nel corso del colloquio, il numero uno di Pechino e lo “zar” di Mosca hanno voluto sottolineare la “stretta” collaborazione dei loro Paesi “per iniettare energia positiva nella comunità internazionale e dare l'esempio di un nuovo tipo di relazioni internazionali, nel mezzo di un contesto di mondo che sta entrando in un periodo di rapidi cambiamenti e sviluppi, con molteplici crisi".
Russia e Cina, come detto, erano state entrambe citate nella dichiarazione finale dell’ultimo summit del G7. I grandi della Terra avevano criticato sia Mosca sia Pechino su molti temi e in particolare per la repressione del dissenso e per le ripetute violazioni dei diritti umani.
Il rinnovato asse Russia-Cina, inoltre, appare anche come una risposta ai recenti proclami dell’amministrazione Usa guidata da Joe Biden, che ha annunciato l’intenzione di dare nuovo slancio all’atlantismo e ai rapporti tra Stati Uniti ed Unione europea, sia dal punto di vista politico che economico e commerciale.
(Unioneonline/l.f.)