Ok al piano di Netanyahu: «Conquisteremo Gaza City, sarà evacuata entro il 7 ottobre»
Riunione fiume di oltre dieci ore, poi il via libera con la contrarietà dell’Idf: «Ci infiliamo in un buco nero». Hamas: «Combatteremo»(Ansa)
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Dopo una riunione fiume durata oltre dieci ore il gabinetto di sicurezza ha approvato la proposta del primo ministro Benyamin Netanyahu di conquistare Gaza City.
«Il gabinetto politico e di sicurezza ha approvato la proposta del primo ministro per la sconfitta di Hamas. L'Idf si preparerà a prendere il controllo della città di Gaza, garantendo assistenza umanitaria alla popolazione civile al di fuori delle zone di combattimento. La maggioranza assoluta dei ministri del gabinetto ha ritenuto che il piano alternativo presentato non avrebbe portato né alla sconfitta di Hamas, né al ritorno degli ostaggi», ha riferito l'ufficio del premier israeliano.
L'operazione che l'Idf preparerà riguarda solo Gaza City: l'obiettivo, ha spiegato un alto funzionario, è «evacuare tutti i residenti della città verso i campi profughi centrali e altre aree entro il 7 ottobre 2025 (data del secondo anniversario del massacro di Hamas nel sud di Israele). Verrà imposto un assedio ai terroristi rimasti nella zona e nel frattempo l'esercito manovrerà dentro la città».
Cinque i principi per la fine della guerra adottati dal gabinetto di sicurezza: «Smantellamento dell'arsenale di Hamas; ritorno di tutti gli ostaggi, vivi e deceduti; smilitarizzazione della Striscia di Gaza; controllo della sicurezza da parte di Israele sulla Striscia; istituzione di un'amministrazione civile alternativa, che non sia né Hamas né l'Autorità Palestinese». L’obiettivo, dopo l’occupazione, è consegnare l’area «alle forze arabe che la governeranno in modo adeguato e non ci minacceranno», aveva spiegato ieri Netanyahu.
Il via libera è arrivato nonostante la contrarietà dell’Idf, che ha evitato di entrare in buona parte della città dall’inizio della guerra. Un’operazione complicata che richiederà l’evacuazione dell’area in cui attualmente vive circa un milione di abitanti della Striscia. Tanto che il capo di stato maggiore Eyal Zamir nei giorni scorsi aveva avvisato: «Ci infiliamo in un buco nero». E nel corso della riunione ha ribadito la sua contrarietà al piano: «Non esiste una risposta umanitaria per il milione di persone che sposteremo a Gaza. Sarà tutto estremamente complesso. Propongo di rimuovere l'obiettivo del ritorno degli ostaggi tra gli obiettivi della guerra».
Hamas ha avvertito: «Combatteremo chiunque voglia governare Gaza, il piano di Netanyahu dimostra che vuole sacrificare gli ostaggi».
(Unioneonline)