Eugenio Vinci, il manager siciliano di 57 anni morto ieri mattina su di una barca a vela in Croazia, ha perso la vita per aver inalato un'alta dose di monossido di carbonio.

L'autopsia non ha avuto dubbi. Il figlio di cinque anni e la figlia della compagna, di undici anni, sono ancora ricoverati in terapia intensiva. Le loro condizioni sono gravi, le funzioni vitali sono compromesse. La moglie del manager, Manuela Fiasconaro, anche lei intossicata, non sarebbe in pericolo di vita.

Vinci è morto nel bagno dell'imbarcazione. È svenuto per le esalazioni e ha sbattuto la testa contro la vasca.

Questa mattina a Spalato sono arrivati i familiari, e anche il Console generale d'Italia a Fiume, Paolo Palminteri, che segue il caso in stretto accordo con la Farnesina.

Il proprietario e lo skipper dell'imbarcazione su cui è morto Vinci sono stati arrestati per aver installato un motore nella barca senza seguire le norme di sicurezza, causando la fuoriuscita di gas tossici. Si tratta di due giovani croati di 23 e 27 anni.

Il motore sarebbe stato installato l'8 agosto: armatore e skipper non avrebbero seguito le norme di sicurezza, inserendo nel vano motore un generatore di benzina che si raffredda ad aria. Una volta avviato, il motore ha iniziato a sprigionare gas tossici che hanno raggiunto le cabine, avvelenando il manager e i due figli.

(Unioneonline/L)
© Riproduzione riservata