Israele, verso un governo di unità nazionale senza Netanyahu
Il leader di Yamina Bennett ha annunciato un accordo con Lapid. Escluso l’attuale premier
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"Vi annuncio che farò un governo di unità nazionale con Yair Lapid, per far uscire Israele dalla voragine", dopo le elezioni dello scorso marzo, che non hanno delineato una maggioranza chiara, nonostante il Likud sia stato votato come primo partito.
Lo ha comunicato il leader di Yamina Naftali Bennett: "Con Lapid ci sono diversità ma siano intenzionati a trovare l'unità. Il partito è molto maturato", ha aggiunto il leader di destra.
"Intendo agire con tutte le mie forze per formare un governo unitario con Lapid. Quattro tornate elettorali - ha spiegato - hanno indebolito il Paese. Si tratta di una crisi politica senza eguali nel mondo. Stiamo smontando l'edificio dello Stato e rischia di crollare tutto".
Bennett ha poi attaccato Benjamin Netanyahu: "Chi dice che c'è un governo di destra a portata di mano, si sbaglia. Non c'è. Non esiste un governo di destra di Netanyahu. Chi lo dice mente. Anche stamane c'è stato un altro tentativo - ha aggiunto riferendosi all'appello avanzato dall'attuale premier -. Io sarei stato possibilista ma non c'era la maggioranza. Netanyahu intende trascinare tutto il campo nazionalista verso la propria Masada personale".
Quello con Lapid, ha concluso il leader di Yamina, "non solo non è un governo di sinistra come dice Netanyahu, ma sarà anzi più spostato a destra di quello attuale. Non faremo ritiri e non consegneremo territori".
NETANYAHU: "È UNA TRUFFA" – "Bennett vi imbroglia, questa è la truffa del secolo", ha commentato Netanyahu, attaccando il leader di Yamina.
"Aveva detto in campagna elettorale che non avrebbe appoggiato Lapid, di essere un uomo di destra, attaccato ai suoi valori. Naftali, i tuoi valori hanno il peso di una piuma", ha detto il premier.
Netanyahu ha accusato Bennett di aver fatto "molte giravolte", poi ha aggiunto: "L'unica cosa che gli interessa è fare il premier. È scandaloso che con sei seggi si possa fare il premier. Gli israeliani che mi hanno scelto con 2 milioni e mezzo di voti volevano me come premier".
"Il governo della sinistra – ha concluso - rappresenta un pericolo per Israele".
(Unioneonline/F)