Israele-Hamas, stop ai negoziati. Netanyahu: «Continuiamo la guerra contro il Diavolo»
Il leader di Tel Aviv: «Faremo di tutto per salvare gli ostaggi». I miliziani: «Consegnati tutti i bimbi e le donne, tratteniamo solo uomini e soldati»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Continuiamo a combattere con tutta la forza per distruggere Hamas, per impedire che Gaza torni a minacciarci e per far sì che tutti gli ostaggi ritornino a casa». Lo ha ribadito il premier israeliano Benyamin Netanyahu, facendo il punto sul conflitto contro i miliziani palestinesi, iniziato dopo gli attacchi allo Stato ebraico dello scorso 7 ottobre.
«La guerra proseguirà – ha aggiunto il leader di Tel Aviv - fino al raggiungimento di tutti gli obiettivi. E la manovra terrestre a Gaza è necessaria per raggiungere questo scopo».
Secondo il premier israeliano gli ostaggi israeliani a Gaza sono infatti «prigionieri dal Diavolo», dunque non si può negoziare.
Intanto, dopo la fine della tregua, sono ripresi, violenti i combattimenti.
Quanto agli ostaggi, il capo dell'ufficio politico di Hamas, Saleh al-Arouri, ha detto in un'intervista ad Al Jazeera che l'organizzazione ha consegnato tutte le donne e bambini e che ora in mano ai miliziani «rimangono solo uomini e soldati».
I miliziani palestinesi confermano inoltre che non sono più in corso trattative per un’altra tregua (Israele ha ritirato i propri negoziatori dal tavolo di Doha) e che Hamas non libererà altri ostaggi senza un cessate il fuoco globale e il rilascio di tutti i prigionieri palestinesi.
(Unioneonline/l.f.)