La posizione ufficiale della Farnesina è chiara: Budapest valuti alternative al carcere per Ilaria Salis, l’insegnante anarchica accusata di aver aggredito due estremisti di destra nella capitale ungherese. Su istruzioni del vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, il segretario generale della Farnesina, Ambasciatore Riccardo Guariglia, ha convocato questa mattina al ministero degli Esteri l'incaricato d'Affari della Repubblica di Ungheria. «Nel ribadire la protesta del Governo italiano per le condizioni» in cui Ilaria Salis è detenuta e viene trattenuta nelle udienze (in catene e al guinzaglio) Guariglia «ha espresso la ferma aspettativa del Governo» affinché a Salis sia accordato «al più presto un regime di custodia cautelare in linea con la normativa europea, incluse misure alternative alla detenzione in carcere».

Ma sulle responsabilità dirette di Viktor Orban, il premier ungherese e leader di destra con cui Giorgia Meloni ha un rapporto speciale, Tajani frena: «Non c'entra niente», sostiene il titolare della Farnesina. «Non è che il governo decide il processo. La magistratura è indipendente». E ancora: «Il problema è vedere se sono state rispettate le regole prima o dopo, non è che noi possiamo intervenire, l'Ungheria è uno Stato sovrano. Noi possiamo soltanto fare delle proteste» perché «questa volta mi sembra che si sia ecceduto», si tratta di «violazione delle orme comunitarie» e non è «in sintonia con la nostra civiltà giuridica». «Noi non lasceremo la nostra concittadina in una condizione di mancato rispetto» e su questo «non possiamo transigere».

Non si esprime invece il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida, esponente di Fratelli d'Italia. Rispondendo alla Camera ai cronisti che chiedevano se avesse visto le immagini di Ilaria Salis incatenata in tribunale in Ungheria, quelle che ieri hanno fatto il giro dei media e del web e oggi sono su tutti i giornali: «Non le ho viste, vado a vederle. Non commento cose che non ho visto».

La 39enne di origini sarde, all'udienza del processo in Ungheria, dove è detenuta da quasi un anno, è stata portata in aula con le catene e il guinzaglio. Anche se Roberto Salis, il padre di Ilaria, si è detto sicuro che l’ambasciata sapesse di quel trattamento: «Credo che l'Ambasciata italiana abbia partecipato ad almeno quattro udienze in cui mia figlia è stata portata in queste condizioni davanti al giudice. Noi fino al 12 ottobre, quando mia figlia ha scritto una lettera, non avevamo evidenza del trattamento che stava subendo nostra figlia. Gli unici che lo sapevano e non hanno detto nulla sono le persone dell'Ambasciata italiana in Ungheria». «Mia figlia – ha concluso – viene trattata come un animale».

«Un’immagine pazzesca. Ci aveva detto che veniva sempre trasferita in queste condizioni ma vederla ci ha fatto davvero impressione», ha detto Eugenio Losco, uno dei suoi avvocati presenti in aula. Salis intanto dovrà rimanere ancora a lungo in cella, visto che la prima udienza si è chiusa e subito è stata aggiornata al 24 maggio. Lei si è dichiarata non colpevole. Scelta diversa per un altro coimputato tedesco, che si è dichiarato colpevole e è stato condannato a 3 anni di reclusione. Nell'aula era presente anche un funzionario della nostra ambasciata e oggi i legali e suo padre Roberto avranno un incontro con l'ambasciatore italiano a Budapest. Un possibile spiraglio viene dall'Ue: il commissario alla Giustizia Didier Reynders ha fatto sapere che «la Commissione è sempre disponibile ad aiutare nel quadro di questi contatti bilaterali che sono stati presi dall'Italia con l'Ungheria». 

Intanto sul caso M5s chiede un’informativa urgente a Meloni: «Le scioccanti immagini di ieri di Ilaria Salis, ammanettata in modo indegno nel tribunale di un Paese di cui Giorgia Meloni si vanta di essere amica, ci lasciano esterrefatti – ha detto Francesco Silvestri, capogruppo M5S alla Camera – All'apertura dell'Aula chiederemo subito un'informativa urgente alla Presidente del Consiglio. La gravità della situazione richiede informazioni e interventi immediati. Vogliamo capire se il governo, tramite la Farnesina, già sapeva delle condizioni di Ilaria. Ci auguriamo che Giorgia Meloni metta gli interessi dei cittadini italiani prima di quelli di Orban». 

(Unioneonline/D)

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