Un palestinese su due ha lasciato Gaza City. Lo sostiene l’Idf, secondo le cui stime sono 480mila i palestinesi fuggiti dalla città dall’inizio dell’offensiva israeliana dirigendosi verso il sud della Striscia. Prima che l’esercito lanciasse l’attacco per occupare Gaza City si stima che nella città risiedessero circa un milione di palestinesi.

L’Idf ha anche lanciato l’ennesimo avvertimento: «Useremo una forza senza precedenti, le nostre operazioni contro Hamas e le altre organizzazioni terroristiche continueranno», ha detto  il portavoce di lingua araba, il colonnello Avichay Adraee, su X, invitando la popolazione a evacuare e «unirsi alle centinaia di migliaia di residenti che sono stati evacuati nella zona umanitaria nel sud».

A Napoli intanto, prima delle celebrazioni di San Gennaro, un commosso cardinale Domenico Battaglia, arcivescovo di Napoli, ha fatto ascoltare un drammatico videomessaggio di padre Gabriel Romanelli, parroco di Gaza.

«La situazione continua ad essere molto grave in tutta la Striscia di Gaza con i bombardamenti. Continua una situazione di guerra e continua la morte che già si è portata via decine di migliaia di persone: sono stati uccisi più di 18mila bambini e gli ostaggi ancora non hanno sperimentato il diritto di vivere in libertà, i feriti e gli ammalati non hanno ancora possibilità di cura perché all'ospedale manca tutto. Le armi hanno preso il sopravvento».

«La pace - ha aggiunto padre Gabriel - è un dono e il Signore ce la darà se continueremo con i nostri sacrifici. Tutti possiamo collaborare alla pace, dobbiamo parlare di pace con molta sincerità, molta carità, dobbiamo veramente essere convinti che la pace, come frutto della giustizia, è possibile e convincere tutti che è possibile che non è utopia. Noi continuiamo a fare del bene, quel poco che possiamo per aiutare le persone nello spirito e nel loro corpo».

(Unioneonline)

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