24 dicembre 2017 alle 10:35aggiornato il 24 dicembre 2017 alle 11:06
Golpe in Turchia, continua l'epurazione: licenziati altri 2.700 dipendenti
Continuano le epurazioni in Turchia, a un anno e mezzo dal fallito golpe.
Secondo un decreto pubblicato oggi sulla Gazzetta ufficiale, altri 2.756 dipendenti pubblici sono stati licenziati con l'accusa di legami con gruppi terroristici o organizzazioni che agiscono contro la sicurezza nazionale.
Si tratta di persone appartenenti all'intelligence, a diversi ministeri e alle Forze armate.
Sono in totale oltre 150mila gli arrestati o licenziati dal 15 luglio 2016, giorno in cui un colpo di Stato minacciò di far cadere il presidente Recep Tayyip Erdogan.
(Unioneonline/D)
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