Secondo atto della mobilitazione dei "giubbotti gialli" in Francia.

Migliaia di persone hanno partecipato un maxiraduno a Parigi, per protestare ancora contro l'aumento delle tasse sui carburanti in risposta all'inflessibilità del governo francese e chiedere le dimissioni del presidente Emmanuel Macron.

Da questa mattina si sono verificando diversi scontri, con la polizia che ha lanciato lacrimogeni e usato idranti, sugli Champs Elysees, contro i dimostranti.

Alcuni facinorosi hanno incendiato cassonetti e veicoli di cantiere.

Dopo otto ore di guerriglia, la zona è stata evacuata.

Scene di tensione anche in rue du Faubourg Saint-Honoré, dove si trova l'Eliseo.

Nel pomeriggio diversi manifestanti sono riusciti a raggiungere la via, nonostante la strada fosse stata blindata dagli agenti.

Durante i disordini sono state fermate 26 persone. Otto i feriti.

Quella di Parigi non è l'unica manifestazione dei "gilet gialli" che si è tenuta oggi in Francia: agitazioni sono state organizzate in diverse città, a cui hanno aderito in totale circa 80mila persone.

CASTANER CONTRO LE PEN: "INCITA DISORDINI" - Sulla protesta è intervenuto il ministro dell'Interno francese, Christophe Castaner, che ha accusato Marine Le Pen di aver "incitato ai disordini", chiedendo ai dimostranti di estrema destra di invadere gli Champs Elysees.

Non si è fatta attendere la replica della leader: "Avevo chiesto al governo perché non permette ai gilet gialli di protestare sugli Champs Elysees. Oggi il ministro dell'Interno Castaner utilizza questa domanda per criticarmi. Si tratta di una strumentalizzazione patetica e disonesta".

(Unioneonline/D-F)

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