Flotilla verso Gaza, Crosetto: «Se forza il blocco rischio effetti drammatici». La replica: «Andiamo avanti»
Il ministero degli Esteri israeliano: «Nulla a che vedere con gli aiuti, si tratta solo di provocazione e di servire Hamas»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«L'obiettivo dichiarato della Flotilla è quello di aiutare il popolo di Gaza, ma è fondamentale che questo impegno non si traduca in atti che non porterebbero ad alcun risultato concreto, ma che, al contrario, rischierebbero di avere effetti drammatici con rischi elevati ed irrazionali». Così il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, che oggi pomeriggio ha incontrato una delegazione del movimento rappresentata dalla portavoce Maria Elena Delia.
Per Crosetto «qualora la Sumud Flotilla decidesse di intraprendere azioni per forzare un blocco navale si esporrebbe a pericoli elevatissimi e non gestibili, visto che parliamo di barche civili che si pongono l'obiettivo di 'forzare' un dispositivo militare».
«La priorità mia e del governo – le parole di Crosetto – è e resta la sicurezza e il ricorso a soluzioni efficaci e sicure per aiutare realmente la popolazione di Gaza, attraverso i canali umanitari e diplomatici, tutti già attivi». Crosetto si è anche detto «certo che si possano ottenere risultati migliori e maggiori per il popolo palestinese in altri modi, mezzi e sistemi».
Nessun dietro front, però, da parte dei volontari. «Oggi siamo solo in ascolto. La missione va avanti verso Gaza, non abbiamo avuto defezioni, navighiamo in acque internazionali nella totale legalità, questa è la nostra responsabilità»ha affermato Maria Elena Delia prima di incontrare la segretaria del Pd, Elly Schlein.
Sulla vicenda era già arrivato nelle scorse ore su X il duro commento del ministero degli Esteri israeliano: « La Flotilla ha respinto la proposta del governo italiano e del Vaticano di scaricare tutti gli aiuti che potevano avere a Cipro e di trasferirli pacificamente a Gaza, dopo aver respinto altre due proposte israeliane di scaricare gli aiuti. Più chiaro di così non si può: questo non ha nulla a che vedere con gli aiuti, si tratta solo di provocazione e di servire Hamas».
(Unioneonline)