Fidanzati messinesi morti in Inghilterra, il fermato è un 21enne iraniano
I due giovani dovevano tornare in Sicilia per le vacanze di NatalePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Sarebbe un 21enne iraniano il ragazzo fermato per il caso di Nino Calabrò e Francesca Di Dio, i due fidanzati trovati morti in Inghilterra, mercoledì alle 14.10, nella loro casa di Thornaby, sulla riva ovest del fiume Tess, nella contea dello Yorkshire.
A chiamare la polizia alcuni amici dei due ragazzi, insospettiti perché nessuno dei due rispondeva al telefono. Ventriquatt'ore dopo il ritrovamento, la polizia di Cleveland non aveva ancora dato i loro nomi, ma nel Messinese a Barcellona Pozzo di Gotto e a Milazzo, le città dove Nino ha abitato prima del trasferimento all'estero, come a Montagnareale, dove Francesca viveva con i genitori e la sorella diciottenne, la notizia era già nota in mattinata. La polizia inglese non parla ancora di omicidio, ma intanto conferma il fermo del ventunenne.
La vicenda è ancora avvolta nel mistero. Calabrò, figlio di un sottufficiale della Guardia di Finanza, di stanza a Milazzo, si era diplomato all'istituto industriale e poco dopo aveva trovato lavoro in una pizzeria. Tre anni fa gli era capitata l'opportunità di un posto al Grosvenor Casino di Stockton-on-Tees, una città di 80mila abitanti a nordovest di Thornaby. Francesca, che aveva lasciato gli studi all'Istituto d'arte, era andata a trovarlo per le vacanze natalizie. Non era la prima volta: alcuni mesi fa era volata in Inghilterra e aveva trovato un lavoro stagionale in un ristorante.
I due dovevano tornare in Sicilia insieme per le vacanze di Natale.
I genitori dei ragazzi sono già partiti per l'Inghilterra, mentre il consolato d'Italia a Manchester, guidato dal console Matteo Corradini, tiene i contatti con le autorità investigative locali e con i familiari per offrire loro assistenza. I parenti e gli amici, quelli che restano in Sicilia, vivono lo sgomento per l'accaduto. Il sindaco di Milazzo, Pippo Midili, è attonito: «Non ci sono parole per descrivere una morte così drammatica».
(Unioneonline/D)