Secondo appuntamento, oggi a Bruxelles, per il Consiglio europeo, il primo dopo l'uscita della Gran Bretagna in seguito al referendum sulla Brexit.

Al vertice di ieri ha partecipato per l'ultima volta il premier inglese, dimissionario, David Cameron, il quale ha ribadito che lascerà al suo successore il compito di attivare l'articolo 50 del trattato di Lisbona relativo alla separazione.

Tutto rimandato a settembre, dunque, quando verrà formato il nuovo esecutivo di Londra.

Questo nonostante gli appelli dei maggiori leader Ue che hanno sollecitato "tempi rapidi" e nonostante il voto del Parlamento di Bruxelles, che ieri ha approvato una risoluzione volta anch'essa a mettere fretta alla Gran Bretagna.

Intanto, nella capitale belga è arrivata oggi la premier scozzese Nicola Sturgeon per incontrare il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker.

La numero uno di Edimburgo ribadirà l'intenzione del suo Paese, la cui popolazione al referendum del 23 marzo ha votato a maggioranza per il No, di restare nell'Unione, prendendo dunque una strada diversa dall'Inghilterra.

Resta da vedere con quali modalità.
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