E' stato arrestato alla periferia di Parigi lo zio di Saman Abbas, Danish Hasnain, tra i parenti accusati dell’omicidio della 18enne pachistana scomparsa dal 30 aprile scorso da Novellara, nella Bassa Reggiana.

L’uomo, 33 anni, fuggito dall’Italia il 10 maggio, è stato bloccato dopo un pedinamento durato giorni dalla polizia francese in esecuzione di un mandato di arresto europeo e rintracciato in collaborazione con i carabinieri del nucleo investigativo di Reggio Emilia. 

Secondo il fratellino di Saman – mai stata ritrovata ma secondo gli inquirenti assassinata per essersi ribellata a un matrimonio forzato in Pakistan – sarebbe stato proprio lo zio Danish a ucciderla.

Una foto tratta dal profilo Facebook di Danish Hasnain (via Ansa)

L’ARRESTO – Hasnain, a quanto si apprende, si trovava in un appartamento in rue de Bastion, nel quartiere di Garges-les-Gonesse, assieme ad altri connazionali estranei alla vicenda di Saman. E’ stato individuato grazie all’utilizzo di alcuni profili social, con utenze a lui non riconducibili. Quando è stato controllato, non aveva documenti con sé ma sarebbe stato riconosciuto e tradito da un neo sul volto. 

Quindi si è proceduto all’esame delle impronte digitali: "Con i rilievi dattiloscopici si è chiuso il cerchio certi che è lui", ha spiegato la procuratrice di Reggio Emilia Isabella Chiesi. 

Le ricerche di Saman Abbas (Ansa - Baracchi)

GLI ALTRI INDAGATI – Restano latitanti altri tre parenti indagati: i genitori della ragazza, Shabbar Abbas e Nazia Shaheen, fuggiti in Pakistan; e un cugino, Nomanulhaq Nomanhulaq, ricercato in Europa. E’ possibile che anche lui si trovi in Francia.

Era Oltralpe infatti anche l’altro cugino indagato, Ikram Ijaz, in carcere a Reggio Emilia dopo essere stato catturato e consegnato alle autorità italiane lo scorso 9 giugno.

IL CONFRONTO – L'arresto di Hasnain, per la procuratrice Chiesi, è "fondamentale perché ci consentirà di avere una versione dei fatti, sempre che la voglia rendere, delle indicazioni anche su dove si trova il corpo di Saman". Sarà in Italia tra 7-10 giorni, ha aggiunto, parlando dell’ipotesi di "mettere nel caso a confronto le versioni dei fatti" di Hasnain e Ijaz. In base agli accertamenti fatti su Hasnain, "riteniamo che fosse la mente di questo progetto criminoso pazzesco". 

(Unioneonline/D)

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