Abusi e torture su rifugiati e migranti: la denuncia di Amnesty International
Un rapporto di 58 pagine sulle gravi violazioni ai diritti umani ogni giorno commesse in LibiaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Un vortice di "gravi violazioni, abusi dei diritti umani, privazioni illegali della libertà, tortura e altri maltrattamenti": è quello cui sono sottoposti rifugiati e migranti in Libia, spesso anche costretti al "lavoro forzato e sfruttamento da parte di attori statali e non statali in un clima di impunità quasi totale".
A denunciarlo è il nuovo rapporto di Amnesty International intitolato "Tra la vita e la morte" e pubblicato, all'indomani dell'annuncio, da parte della Commissione europea, del nuovo ''Patto sull'immigrazione".
"Queste non sono tutte nuove rivelazioni - scrive Amnesty International -. Per anni rifugiati e migranti, difensori e attivisti dei diritti umani libici, giornalisti, organismi delle Nazioni Unite e organizzazioni umanitarie e per i diritti umani hanno lanciato l'allarme sulle orribili condizioni che rifugiati e migranti sono costretti a sopportare in Libia".
Il rapporto di 58 pagine analizza con precisione tutta la questione libica e si conclude con una serie di raccomandazioni per le autorità libiche, i gruppi che di fatto controllano il territorio, per il Governo di accordo nazionale, per l'Unione europea e i suoi stati membri.
In particolare, scrive Amnesty, "per interrompere il ciclo di abusi, l'Ue e i suoi Stati membri devono riconsiderare la loro cooperazione con la Libia sulla migrazione, andando oltre il sostegno condizionato ad un'azione immediata per fermare gli orribili abusi contro rifugiati e migranti".
(Unioneonline/v.l.)