"Lavorare non può significare porre a rischio la propria vita”: così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della 72esima Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro dell'Anmil, che quest'anno vede la cerimonia principale a Fiume Veneto (Pordenone).

"I numeri delle vittime degli incidenti sul lavoro, nonostante i numerosi provvedimenti normativi con i quali si è cercato, nel tempo, di prevenirli, sono allarmanti, drammatici", prosegue Mattarella. "Ecco perché la Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro è occasione preziosa per richiamare l'attenzione su un fenomeno inaccettabile in un Paese moderno che ha posto il lavoro a fondamento della vita democratica".

I DATI – Secondo Inail, in Italia le denunce di infortunio sul lavoro presentate tra gennaio e agosto, sono state 484.561 (+38,7% rispetto allo stesso periodo del 2021), 677 delle quali con esito mortale (-12,3%).
Aumentano le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 39.367 (+7,9%).

“VITE SPEZZATE” – Numeri, dunque, che raccontano, come sottolinea Mattarella, “storie di vite spezzate, di famiglie distrutte, di persone gravemente ferite, di uomini e donne che invocano giustizia. Persone che si appellano alle istituzioni, ai datori di lavoro, alla coscienza di chiunque sia nelle condizioni di rendere i luoghi di lavoro posti sicuri, in cui sia rispettata la dignità della persona”.

“L'affermazione dei diritti sui luoghi di lavoro, primo quello alla vita, oltre che essere un termometro della vita civile, è un generatore di valore per la società, per i lavoratori, per le imprese”, la conclusione.

"Quotidianamente siamo costretti ad aggiornare il triste contatore delle vittime sul lavoro, e anche se il dato statistico risulta in calo, non possiamo rassegnarci ad una logica quasi di assuefazione alle continue notizie di incidenti. Nella mia esperienza posso dirvi che ogni vittima lascia il segno. Tutte le vittime lasciano una ferita indelebile perché sono vite strappate ai loro affetti, alle loro famiglie, alla nostra società", le parole del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando.

IN SARDEGNA – Nell’Isola, secondo gli ultimi dati Inail aggiornati ad agosto, aumentano gli infortuni: +36,3% le denunce, e preoccupa il dato della provincia di Cagliari con + 80,6%, 1.610 in più rispetto al 2021.

(Unioneonline/v.l.)

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