Villa Pamphili, la donna uccisa si faceva chiamare Stella: la pista delle nozze a Malta per l’identificazione
Intanto l’Italia lavora all’estradizione di Rexal Ford, arrestato in Grecia per omicidio e soppressione di cadavereLe autorità italiane formalizzeranno presto la richiesta di estradizione alla Grecia per avviare l'iter del trasferimento di Rexal Ford, il 45enne californiano arrestato in Grecia per l'omicidio della bimba di pochi mesi trovata morta una settimana fa a Villa Pamphili e per la soppressione del cadavere della madre della piccola. Gli inquirenti stanno ancora raccogliendo in queste ore tutti gli elementi che possano contribuire a dare piena sostanza alle gravi accuse a suo carico: gli investigatori, in possesso del suo smartphone, stanno passando al setaccio tutti gli spostamenti del 45enne californiano, tracciando il tragitto attraverso i rilievi sulle celle telefoniche mentre nuovi elementi potrebbero arrivare dall'analisi del contenuto del cellulare, lo stesso che ha permesso agli investigatori di arrivare a lui.
Sotto la lente di ingrandimento ci sono anche i movimenti bancari di Ford, che vagava tra mense e mercati rionali come un clochard ma possedeva anche una carta di credito, con la quale ha acquistato i biglietti aerei per fuggire in Grecia dopo la morte della piccola. Un'altra stranezza è quella individuata dal Tg1: nei registri anagrafici degli Stati Uniti, l'uomo sarebbe registrato con un nome diverso da Rexal Ford, che è invece quello che compare sul passaporto, risultato autentico. Un ulteriore punto da verificare, mentre una certezza potrebbe arrivare già tra lunedì e martedì: il Dna di Ford è già nei laboratori della Polizia Scientifica e a breve si saprà se, come ha detto alle pattuglie che lo avevano fermato prima del ritrovamento dei corpi di madre e figlia, la bambina sia sua figlia.
Subito dopo il momento dell'arresto, Ford non avrebbe ancora fatto alcun riferimento a quanto accaduto alla donna che a quanto emerso si faceva chiamare Stella: una pista - ancora da verificare - porterebbe ad un matrimonio celebrato a Malta, attraverso cui si potrebbe quindi risalire all'identità della donna. In queste ore la questura di Roma ha anche diffuso le immagini dell'arresto di venerdì scorso nell'isola di Skiathos, che mostrano il 45enne scortato dagli agenti greci e italiani fuori dagli uffici di polizia e fatto entrare in un'auto. Al termine delle procedure di identificazione le forze dell'ordine hanno dato esecuzione alla notifica del mandato di arresto europeo emesso dall'autorità giudiziaria italiana a seguito delle indagini coordinate dalla Procura capitolina.
L'uomo potrebbe essere trasferito in Italia non prima di una ventina di giorni, ma prima i capi di accusa dovranno essere passati al vaglio dei giudici ellenici, per la verifica della richiesta di estradizione e la conformità con la legge greca e le convenzioni internazionali. E non si può ancora del tutto escludere l'altra variabile: Ford potrebbe anche essere consegnato agli Usa nel caso in cui le autorità degli Stati Uniti ne facessero richiesta. Intanto emergono con il passare delle ore anche dei particolari che potrebbero fornire una precisa motivazione per la quale forse il californiano si trovava in Italia: l'uomo, che probabilmente aveva notato la sua omonimia con un suo connazionale impegnato nel campo cinematografico internazionale, si era anche lui presentato in giro come sceneggiatore. Per questo avrebbe anche fornito a una casa produttrice romana il progetto di un film da girare a Firenze, nella speranza che fosse finanziato. Del resto, almeno fin da aprile scorso, ci sono tracce di Rexal Ford nel nostro Paese, assieme alla sua presunta moglie e alla bambina. Non si può escludere perciò che durante questi mesi i tre possano aver fatto tappa anche in altre città, pur non risultando registrati in alcuna struttura alberghiera.
(Unioneonline)