Strage in funivia: “La cabina è precipitata a 100 chilometri orari”. Ci sono i primi indagati
La ricostruzione dell’incidente che ha causato la morte di 14 persone: “Un volo di 54 metri”
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Svolta nelle indagini sull'incidente alla funivia del Mottarone dove per il cedimento di un cavo sono morte 14 persone. Sopravvissuto solo un bambino di cinque anni, ancora in condizioni gravi.
La Procura di Verbania ha iscritto alcune persone nel registro degli indagati. E' quanto trapela dagli interrogatori che si stanno svolgendo nella caserma dei carabinieri di Stresa, dove sono stati convocati alcuni dipendenti delle Ferrovie del Mottarone. Convocati come persone informate sui fatti, i dipendenti sono stati raggiunti da almeno due legali.
LA RICOSTRUZIONE – "Ci sono due sistemi frenanti che devono agire se purtroppo capita una cosa di questo genere. Se il sistema frenante non si aziona la cabina torna indietro, si calcola lo abbia fatto a oltre cento chilometri orari”.
L'assessore ai Trasporti della Regione Piemonte, Marco Gabusi, ha ricostruito così la dinamica della tragedia: "In corrispondenza del pilone – ha spiegato – non dovrebbe esserci stato nessun urto, ma la pendenza che cambia a quella velocità ha fatto da trampolino e la cabina è saltata per aria a cento chilometri orari, facendo un volo di 54 metri, e poi è ancora rotolata per qualche decina di metri".
“A questo punto - ha aggiunto l'assessore Gabusi - vi lascio immaginare quanto è successo e ciò che si sono trovati davanti i soccorritori. Purtroppo ancora una volta nella tragedia il sistema dei soccorsi e di reazione di tutte le istituzioni ha funzionato bene. E' una consolazione davvero magra, ma che ci porta a ringraziare tutte le persone che sono intervenute e i volontari che, ve lo garantisco, ricorderanno per sempre ciò che hanno visto".
LE INDAGINI – Intanto i carabinieri di Stresa (Verbania) stanno effettuando in queste ore acquisizioni dei documenti inerenti la manutenzione e la gestione dell'impianto. Da quanto riferito gli enti e le società interessate, come Regione Piemonte, Comune di Stresa e anche uffici ministeriali, si sono messi a disposizione degli investigatori. Il materiale sequestrato si aggiunge a quello già raccolto negli uffici della società Ferrovie del Mottarone.
IL SOPRAVVISSUTO – La prognosi resta riservata e per ora non viene sciolta, ma da questa mattina è iniziato il processo di risveglio di Eitan, il bambino di 5 anni unico sopravvissuto nella strage della funivia del Mottarone, ricoverato all'ospedale infantile Regina Margherita. Il bimbo è stabile e ha passato una notte tranquilla, c'è ottimismo tra i medici. Per questo - spiega il direttore generale della Città della Salute Giovanni La Valle - "l'equipe del dottor Ivani ha iniziato l'iter per il risveglio che consiste nel ridurre i dosaggi dei farmaci che lo stanno tenendo in coma farmacologico. Nelle prossime ci sarà una riduzione sempre più graduale".
(Unioneonline/D)
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