Si scambiavano video con minori abusati: 3 arresti e 119 indagati
Maxi-inchiesta sulla pedopornografia online. Coinvolti professionisti, studenti, disoccupati, pensionati, impiegati e militariPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Tre arresti, 119 indagati, 230 computer sequestrati.
Sono i numeri della maxi-operazione coordinata dalla Procura di Catanzaro con cui la Polizia postale ha posto fine a un giro di pedopornografia che toccava tutta Italia.
Oltre 28mila le immagini scovate dagli inquirenti, cui si devono aggiungere ottomila video: materiale che ritraeva abusi e violenze su minori che le persone coinvolte si scambiavano attraverso la Rete.
Coinvolti nelle indagini professionisti, studenti, disoccupati, pensionati, impiegati pubblici e privati, militari, un appartenente alle forze di polizia e una guardia giurata, appena maggiorenni e anche ultrasettantenni, a testimonianza, sottolineano gli inquirenti guidati dal procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, della "trasversalità" dello squallido giro illegale.
L'indagine è partita un anno fa sulla base di una serie di segnalazioni.
Gli accertamenti hanno consentito di individuare i 119 username utilizzati dagli indagati per scambiarsi il materiale e hanno portato alle perquisizioni di oggi che hanno interessato 16 regioni e 60 province, in particolare in Lombardia, Piemonte e Veneto, regioni nelle quali risiedono la metà degli indagati.
I tre arrestati sono invece residenti nelle province di Imperia, Pistoia e Reggio Calabria.
(Unioneonline/l.f.)