Tre provvedimenti di custodia cautelare in carcere sono stati eseguiti stamattina dalla polizia di Firenze nei confronti di altrettanti cittadini cinesi – di età compresa tra i 30 e i 39 anni, residenti nel Pratese – indagati per sequestro di persona.

L’ipotesi vagliata dal Gip è quella per cui abbiano rapito a scopo di estorsione un loro connazionale, procurandogli anche lesioni giudicate guaribili con 30 giorni di prognosi.

Le indagini sono state avviate un anno fa quando un amico della vittima aveva denunciato che l’uomo, vicino a un ristorante cinese nell’Empolese, era stato sequestrato da tre uomini travisati con la mascherina. La moglie del rapito avrebbe ricevuto in Cina notizie dalla banda che chiedeva, per la liberazione, la somma di 150.000 yuan (circa 20mila euro) da versare su una carta di credito di una banca cinese.

Gli investigatori della Sezione Criminalità Organizzata e della Sezione Criminalità Straniera della Squadra Mobile si erano messi sulle tracce dei malviventi monitorando gli spostamenti delle persone che ruotavano intorno alle conoscenze del rapito e riuscendo così a scoprire che lo stesso era stato liberato tre giorni dopo nell’Empolese.

(Unioneonline/s.s.)

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