Segre: "Sono stanca, ma non mi arrendo a chi odia. Il gesto di Greggio? Un fiore raro"
"Sono pronta a guidare la Commissione anti-odio", le parole della senatrice a vitaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
"La tentazione di abbandonare il campo ogni tanto si affaccia. Se a quasi 90 anni finisci bersagliata da insulti, sotto scorta, senza più la vita semplice e riservata di prima, credo sia normale chiedersi 'ma chi me l'ha fatto fare?'. Però dura poco, non sono una che si arrende facilmente".
Liliana Segre è tornata a parlare degli insulti ricevuti in Rete in un'intervista al "Corriere della Sera".
La senatrice a vita si è detta stanca per la "troppa esposizione, troppo odio, troppe polemiche, troppa popolarità", ma comunque pronta a guidare la Commissione anti-odio: "Se me la propongono, sono dell'idea di dire sì. Sono stata in dubbio e certo il calendario degli anni non va indietro. Ma io credo in questa Commissione, dunque spero di reggere".
Commissione che aveva scatenato polemiche, perché la sua istituzione non aveva ottenuto l'unanimità dei voti in Parlamento perché l'intero centrodestra (Lega, Forza Italia, Fratelli d'Italia) aveva scelto di astenersi.
A chi definisce un "bavaglio" la Commissione, Segre risponde che "sembra una barzelletta: 'Qual è il colmo per un'ebrea sefardita? Diventare il capo dell'Inquisizione spagnola'. Ma figuriamoci".
E poi spiega: "La Commissione che ho proposto non può giudicare né censurare nessuno e non può cambiare le leggi. Si tratta di studiare un fenomeno, di avanzare proposte su un problema per cui tutti, anche gli esponenti dell'opposizione quando parlano a telecamere spente, si dichiarano allarmati".
A una domanda sull'incontro col leader leghista Matteo Salvini, la senatrice si è limita a rispondere: "Ci siamo impegnati entrambi alla riservatezza per evitare strumentalizzazioni politiche".
Infine, è tornata a parlare delle polemiche sul caso Biella, dove la giunta di centrodestra si è rifiutata di conferirle la cittadinanza onoraria.
Dopo la decisione del Comune, Ezio Greggio ha rifiutato l'onoreficenza.
"Avere creato imbarazzo a quella giunte mi dispiace. Il caso di Biella è stato però l'occasione di ricevere un fiore raro come il gesto di Greggio, che è molto più di una cittadinanza", ha concluso Segre.
(Unioneonline/F)