C'è una prima confessione per la morte di una delle due persone accoltellate al cuore nelle ultime ore a Roma.

Emanuele V., 35enne italiano, ha ammesso di aver aggredito Laurentiu Ursu, il transessuale di nazionalità romena ucciso venerdì al parco del Turismo nel quartiere dell'Eur.

"L'ho fatto perché pensavo che fosse una donna - ha raccontato l'uomo, evaso dai domiciliari nella sua casa di Ostia Antica dove stava scontando una condanna per tentato omicidio -. Quando mi sono accorto che non era così, le ho chiesto i soldi che le avevo dato" per fare sesso a pagamento. "Non voleva e abbiamo litigato".

Intanto la Squadra Mobile della Capitale ha trovato il coltello usato come arma del delitto: la lama era ancora ricoperta di sangue e sarà sottoposta ad alcuni esami.

SOSPETTI SU UN ALTRO DELITTO - L'omicidio sembra strettamente collegato con la seconda persona uccisa il giorno dopo in zona San Basilio. Stessa modalità: accoltellato al petto.

La vittima è un ragazzo nordafricano di vent'anni, con cui l'omicida ha passato le ore precedenti al ritrovamento: "Non l'ho ucciso io - ha però negato -. Con lui abbiamo consumato cocaina, poi all'alba sono andato via e lui era ancora vivo".

Una versione che non convince gli inquirenti.

Il 35enne, intanto, è stato arrestato con l'accusa di omicidio volontario ed evasione dai domiciliari.

(Redazione Online/D)

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