La tromba in una mano e nell’altra la bandiera palestinese. Così il musicista sardo Paolo Fresu ha aperto la manifestazione pro Palestina, dando voce – con le sue note – a una richiesta corale di pace. Sono migliaia le persone che oggi hanno sfilato a Roma da Piazza Vittorio a Piazza San Giovanni, per chiedere il cessate il fuoco immediato e denunciare la crisi umanitaria nella Striscia di Gaza. In testa al corteo, dietro lo striscione “Gaza, stop al massacro. Basta complicità”, i leader di Pd, M5s e Alleanza Verdi-Sinistra: Elly Schlein, Giuseppe Conte, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni.

«Questo corteo andava fatto da giorni, ma ci siamo», ha detto dal palco Cecilia Strada, eurodeputata del Pd e figlia di Gino Strada. «Manca l’unità politica e manca la volontà di fermare le armi. Mio padre ci manca, manca a tutti».

Accorato anche l’intervento di Yousef Salman, coordinatore delle Comunità palestinesi italiane: «Grazie all’Italia democratica che oggi è in piazza. No al genocidio, sì a un cessate il fuoco immediato, alla fine dell’occupazione israeliana e al riconoscimento dello Stato di Palestina. La pace giusta è possibile, nel rispetto del diritto internazionale». 

Dal palco si sono alternati appelli alla fine delle ostilità, denunce della situazione a Gaza e richieste rivolte al governo italiano: fermare la cooperazione militare con Israele, garantire l’ingresso degli aiuti umanitari e sostenere il riconoscimento della Palestina come Stato.

(Unioneonline/v.f.)

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