Lascia la casa per problemi di salute per qualche giorno e va dalla figlia in un’altra provincia. Al ritorno, se la ritrova occupata.

La vicenda riguarda una prof in pensione di 90 anni, vittima dei ladri di abitazione a Napoli, e ricorda quella di Enrico Di Lalla, l’86enne del quartiere Don Bosco a Roma che, uscito di casa per andare a fare degli accertamenti in ospedale, se l’è ritrovata occupata da una giovane rom. Lui è riuscito a ritornarne in possesso, a fatica e grazie alla mediaticità del caso.

La casa dell’anziana napoletana si trova in pieno centro città, vicino a Piazza Plebiscito. Chi l’ha occupata ha cambiato la serratura e rimosso gli arredi di proprietà. Il suo caso è diventato pubblico grazie alla denuncia di don Michele Pezzella, sacerdote che dall’altrare ha tuonato contro gli occupanti dicendo che “non sono veri cristiani”.

Non è certo il primo caso nella zona né tantomeno a Napoli. Il fenomeno delle occupazioni abusive è molto diffuso, soprattutto nei quartieri periferici. Due casi eclatanti si sono verificati nella zona di Monterusciello, a Pozzuoli. A un uomo hanno occupato la casa mentre pranzava al ristorante con la figlia: in cinque mesi non è ancora riuscito a farla sgomberare. A prendere possesso dell'alloggio popolare di cui era legittimo assegnatario una donna con due bambini. All'inizio del mese, sempre a Pozzuoli, lo Stato è intervenuto liberando una casa occupata abusivamente.

Secondo un censimento reso noto dal consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, in Campania sono 8.000 le case popolari occupate abusivamente, circa 3.000 delle quali solo in provincia di Napoli. Secondo un dossier del 2020 della società partecipata Napoli Servizi, in città sono 2.600 le case popolari occupate abusivamente su 24 mila alloggi, più del 10%.

(Unioneonline/L)

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