Napoli, fuochi d’artificio e lancio di fumogeni nella notte per svegliare i giocatori del Cagliari
Cori e violente esplosioni davanti all’hotel in cui alloggiano i rossoblù nell’attesa della partita di questa sera al MaradonaFuochi d’artificio e lancio di fumogeni, nella notte, davanti all’hotel in cui alloggiano i giocatori del Cagliari. Questa la speciale “accoglienza” dei tifosi napoletani per i rossoblù che saranno questa sera ospiti al Maradona nella gara che potrebbe, di fatto, assegnare lo scudetto numero 4 nella storia della società partenopea.
Obiettivo dei tifosi azzurri, che a centinaia hanno raggiunto l’hotel in un corteo di scooter, disturbare il sonno della squadra di Davide Nicola in vista del match con fischio d’inizio alle 20:45, in una città che da questa mattina vive in un clima surreale di attesa e trepidazione.
«La squadra sa benissimo che ora il lavoro va finito. Sentiamo la responsabilità di regalare a Napoli e al tifoso napoletano qualcosa di bello e di storico» le parole di ieri di Antonio Conte, che ha chiesto agli azzurri massima concentrazione fino all'ultimo minuto.
Per mister Nicola una formazione rimaneggiata: in porta ci sarà Sherri e non l'ex Caprile, che ha dovuto alzare bandiera bianca dopo un problema al piede destro. Serata da ex saltata anche per Gaetano, operato proprio mercoledì al ginocchio malandato, e per Pavoletti. Out pure Luvumbo e Felici, in forte dubbio Zortea. Stringeranno i denti e ci saranno, invece, Mina e Luperto.
In rampa di rilancio chi, sinora, ha trovato meno spazio, chi dall'inizio e chi a gara in corso. Come Prati, Obert, Marin, Kingstone. Gli undici a rompere il ghiaccio, schierati attraverso il 3-5-2, potrebbero essere Sherri tra i pali, Palomino, Mina e Luperto in difesa, Adopo, Prati e Deiola nel cuore del campo, Zappa e Augello sulle fasce, Viola e Piccoli in attacco. Tra i convocati, quattro Primavera: Iliev, Pintus, Cogoni e Vinciguerra.
Il Napoli, a sua volta in campo col 4-4-2, dovrebbe presentarsi ai nastri di partenza con Meret, Di Lorenzo, Rrahmani, Olivera, Spinazzola, Politano, Anguissa, Gilmour, McTominay, Lukaku e Raspadori. Per la squadra di Conte, che ha ancora un punto di vantaggio sull'Inter, anche il pareggio potrebbe essere fatale se i nerazzurri, in campo alla stessa ora, dovessero battere il Como.