Stava tornando a casa ed è stata aggredita vicino alla stazione di San Zenone al Lambro: vittima ,una ragazza di 18 anni che è stata trascinata via e violentata in un sottopassaggio.

È quanto accaduto, poco prima di mezzanotte tra sabato e domenica. La giovane si è improvvisamente trovata davanti un uomo che l'ha strattonata e trascinata in un'area verde con fitta vegetazione, immobilizzata e stuprata. Dopo la brutale violenza, il suo aggressore l'ha abbandonata ed è scappato e la diciottenne, sotto choc, è riuscita a dare l'allarme. 

Le indagini sono affidate ai carabinieri della compagnia di San Donato Milanese (Milano) e al Nucleo investigativo di Milano, coordinati dalla Procura di Lodi. Gli investigatori vagliano le telecamere della zona, anche se nel punto preciso in cui è avvenuta la violenza non sarebbero presenti.

Il 118 ha trasportato la ragazza prima al più vicino pronto soccorso e poi alla clinica specializzata in reati sessuali, la Mangiagalli di Milano, dove le tracce biologiche dell'aggressione, prelevate dai medici, sono state refertate e presto verranno inviate al Ris per la campionatura, nella speranza di poterle confrontare con un indiziato.

«Ancora una violenza assurda a San Zenone al Lambro, dove una ragazza di 18 anni è stata aggredita e violentata in stazione. Episodi del genere sono inaccettabili e richiedono una risposta immediata: più sicurezza, più controlli e pene certe. Per chi commette questi reati immondi noi della Lega chiediamo la castrazione chimica», ha detto, in una nota, Fabrizio Cecchetti, deputato lombardo della Lega e segretario dell'Ufficio di Presidenza della Camera dei Deputati.

«Vicinanza totale alla giovane ragazza violentata nei pressi della stazione di San Zenone al Lambro - ha commentato la deputata della Lega e responsabile del dipartimento Pari Opportunità del partito, Laura Ravetto -. Ormai i cittadini che vivono quotidianamente Milano e il suo hinterland devono loro malgrado convivere con situazioni di degrado e insicurezza che non possono essere accettate, soprattutto quando mettono a rischio l'incolumità delle donne».

Solidarietà anche dal Pd attraverso il consigliere regionale Simone Negri: «Esprimiamo la nostra solidarietà alla vittima di questa terribile violenza», ma allo stesso tempo si rivolge anche «ai vertici regionali per spronarli a fare qualcosa: la sicurezza sui treni di Trenord e nelle stazioni lombarde è un'emergenza su cui intervenire tempestivamente. Ricordo solo che nei primi 6 mesi del 2025 sono state presentate 2.903 denunce di reato legate a episodi avvenuti su treni e nelle stazioni della regione. Una media di oltre 16 denunce al giorno, con Milano in testa con 1.881 denunce, pari al 64,8% del totale. E che le violenze sessuali denunciate sono state 24, con una media di quattro al mese, di cui 17 verificatesi a bordo treno e 7 in stazione».

Oggi, sempre a Milano un episodio analogo ha visto protagonista ancora una volta un mezzo pubblico, un filobus della linea 90, una delle più frequentate del capoluogo lombardo. Qui una donna è stata molestata da uno sconosciuto che, approfittando del parapiglia, in un primo momento è riuscito ad allontanarsi. Seguito da una passeggera, l'uomo è stato però bloccato poco dopo dalla polizia: si tratta di un 21enne originario del Bangladesh, irregolare e con precedenti, che è stato denunciato per violenza sessuale. 

(Unioneonline)

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