Un ultimo importante messaggio ricevuto dai parenti dei tre napoletani scomparsi il 31 gennaio scorso in Messico, potrebbe dare qualche elemento in più alle indagini dei magistrati che, dall'Italia, cercano di fare luce su quanto accaduto.

Mentre la Procura di Roma ha aperto un fascicolo, e il caso viene seguito anche dalla Farnesina, è stato diffuso l'audio inviato da uno dei tre in cui si dice che, mentre erano sulle tracce di Raffaele Russo, il primo svanito nel nulla, suo figlio Antonio e il nipote Vincenzo Cimmino sono stati fermati dalla polizia, "ora stiamo seguendo un agente in moto" sono le ultime parole.

Poi il nulla.

Il tempo passa e la preoccupazione per la loro sorte è altissima: i familiari temono siano stati sequestrati, ma al momento da Ciudad de Guzman non è arrivata alcuna richiesta di riscatto.

(Unioneonline/s.s.)

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