È stato fermato in Grecia il presunto assassino della madre e della bimba di alcuni mesi trovate morte sabato scorso a Villa Pamphili a Roma. È un cittadino americano, si chiama Rexal Ford, ha 46 anni e avrebbe dei precedenti negli Stati Uniti. Ha raccontato agli investigatori che la bambina «era sua figlia», ha detto il procuratore aggiunto di Roma Giuseppe Cascini, «ma non ci sono al momento elementi scientifici per avere la certezza della relazione parentale».

La donna e la bambina trovate morte sabato scorso nel parco, secondo quanto emerso, potrebbero essere a loro volta americane. Gli investigatori sono arrivati alla svolta grazie a una segnalazione arrivata mercoledì sera al programma tv “Chi l'ha visto?”. Un telespettatore ha chiamato ricordando che, giorni prima del ritrovamento, aveva visto litigare animatamente una donna e un uomo non lontano da Villa Doria Pamphili.

Una lite accesa e violenta tanto da richiedere l'intervento delle forze dell'ordine. Sul posto era arrivata una volante della polizia, che aveva identificato la donna: l'uomo quindi era  già fuggito all'estero. Per questo, già ieri, è stato diramato a scopo cautelare il suo nome a tutte le forze di polizia internazionali: è ricercato con l'accusa di duplice omicidio aggravato.

Gli investigatori hanno ricostruito gli ultimi giorni di vita della ragazza che aveva 29 anni e di sua figlia. Nella settimana precedente al ritrovamento utilizzavano i tavoli del mercato San Silverio, nella zona di San Pietro, per mangiare e i usavano bagni per lavarsi. «Il volto era sempre nascosto dal cappellino, gli occhiali da sole e una barba. Era molto alto, robusto e aveva un atteggiamento minaccioso. Li ho sentiti parlare solo una volta e parlavano in inglese tra di loro», avrebbe riferito un commerciante.

Un clochard ha invece ricordato: «Quell'uomo era un violento. Un mese fa ha aggredito un bambino che stava giocando e lo aveva disturbato».

(Unioneonline)

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