La Cassazione: multe valide solo se l’autovelox è omologato
Il verdetto della Suprema Corte: «Non basta che l’apparecchio per il rilevamento della velocità sia stato approvato dal ministero»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Per essere considerato a norma, e quindi per poter legittimamente sanzionare gli eccessi di velocità, l’autovelox deve aver completato il processo di omologazione». Si tratta di una «nuova e fondamentale ordinanza della Corte di Cassazione, che mette un punto fermo sulla legittimità delle multe elevate tramite apparecchi di rilevamento della velocità, offrendo un appiglio legale sempre più solido a migliaia di automobilisti». Lo fa sapere Globo Consumatori.
«La tesi dei giudici di secondo grado, ora sconfessata dalla Cassazione», spiega l'associazione, «si basava su una distinzione sottile ma errata. Il Tribunale di Pescara aveva sostenuto che l'accertamento fosse legittimo poiché l'apparecchio elettronico, pur non essendo omologato, era stato regolarmente approvato dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Secondo tale interpretazione, basata sull'articolo 192 del regolamento del codice della strada», prosegue l’associazione, «la più rigorosa omologazione sarebbe stata necessaria solo per dispositivi con caratteristiche fondamentali o prescrizioni particolari imposte dal regolamento stesso».
Per tutti gli altri apparecchi, e quindi anche per il 'Velocar red & speed' utilizzato nel caso specifico, «sarebbe stata invece sufficiente la semplice approvazione. Questa visione, però, non ha retto al vaglio della Suprema Corte, alla quale l'automobilista si è rivolto come ultima istanza».
Dunque per la Cassazione, «la semplice approvazione non può essere considerata equipollente all'omologazione? La Corte ha dato atto che l'autovelox in questione non era omologato, ma solo approvato. Partendo da questo presupposto, ha smontato la tesi dei giudici di merito».
(Unioneonline/E.Fr.)