È stato depositato oggi alla Corte di Cassazione il testo della norma per il progetto di iniziativa popolare diretto a inserire nella Costituzione il concetto di insularità.

"Un passaggio decisivo - lo definisce Gianfranco Ganau, presidente del Consiglio regionale della Sardegna - per il riconoscimento di una condizione di svantaggio oggettiva".

Ganau è tra i firmatari del verbale di deposito ed era a Roma insieme a Pierpaolo Vargiu, Michele Cossa, Attilio Dedoni, Michele Solinas e Vincenzo Corrias per i Riformatori Sardegna, Emilio Floris, Piergiorgio Massidda, Alessandra Zedda, Edoardo Tocco e Antonello Peru per Forza Italia, che hanno sottoscritto il verbale di consegna redatto dalla Cancelleria della Corte di Cassazione.

"Un momento importante - ricorda il presidente dell'Assemblea sarda - il rilancio di una battaglia essenziale per il riconoscimento pieno di una condizione oggettiva che è causa di arretratezza e difficoltà economica e sociale per lo sviluppo della Sardegna e delle isole in generale. Questo è il primo atto di un nuovo percorso che proseguiremo con forza e massima determinazione".

L'arrivo in Cassazione

"Inizia oggi un percorso - ha commentato Roberto Frongia, presidente del comitato - che deve unire tutti i sardi, al di là di qualsiasi logica di schieramento, nella sfida più importante per il futuro della Sardegna che può davvero cambiare le prospettive di crescita della nostra Isola e delle altre regioni insulare italiane".

"Basta con le vecchie logiche di rivendicazione e di assistenza che ci hanno tristemente accompagnato per lustri, alimentando la cultura della clientela e della rassegnazione. Da sabato - l'annuncio - inizieremo la raccolta delle firme in tutte le regioni italiane perché vogliamo che il problema della identità e dello sviluppo delle isole diventi davvero un tema all’ordine del giorno di tutta la comunità nazionale".

"Vivere nelle isole - ha ricordato Frongia - significa avere problemi peculiari nei trasporti, nel costo dell’energia, nelle reti infrastrutturali, nella sanità, nell’istruzione e nella formazione. Sono problemi dell’intera comunità nazionale e non soltanto degli italiani separati dal mare. Non vogliamo privilegi, né regali, le Isole chiedono invece pari punti di partenza e identiche opportunità perché siano finalmente riconosciuti diritti di cittadinanza uguali per tutti gli italiani".

Il deposito del progetto

La foto di gruppo

(Unioneonline/s.s.)

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