Le chiusure con il prossimo decreto non entreranno più in vigore da domenica, ma da lunedì.

Lo ha annunciato il ministro per gli Affari regionali Maria Stella Gelmini nel corso dell'incontro in video Governo-Regioni in vista dei prossimi provvedimenti per l'emergenza Covid. Presente anche il ministro della Salute, Roberto Speranza.

"Il sistema dei parametri per definire i colori delle zone in Italia nell'emergenza Covid si può affinare, - ha detto Gelmini - ma probabilmente non con il decreto in arrivo, ci vorrà un tavolo tecnico. In ogni caso, per rendere più agevole la programmazione delle attività economiche, le chiusure non entreranno più in vigore di domenica ma di lunedì". Una richiesta che era stata fatta dalle Regioni: "Lo abbiamo ottenuto: così aiutiamo anche le attività economiche che non perderanno il weekend".

LA BOZZA DEL DPCM - Domani, ha annunciato, le Regioni avranno già la bozza del dpcm che entrerà in vigore dal 6 marzo: "Il governo sta lavorando intensamente in queste ore sul nuovo provvedimento anti-Covid. Sono naturalmente in costante contatto con Palazzo Chigi e contiamo di farvi avere, nella giornata di domani, con grande anticipo rispetto alla scadenza del 5 marzo, una prima bozza del Dpcm".

"Per l'esecutivo Draghi - ha aggiunto - è fondamentale il confronto costante con le Regioni e anticipare le decisioni, in modo da lasciare ai cittadini il tempo necessario per poter organizzare la propria vita".

LE FASCE - Quanto al sistema a fasce "verrà mantenuto". "Finora - ha spiegato - è stato scongiurato un lockdown generalizzato e questo deve essere l'obiettivo principale anche per le prossime settimane e per i prossimi mesi". "State certamente notando un cambio di metodo. Ci siamo visti domenica e ci stiamo rivedendo oggi. Gli incontri saranno sempre più frequenti e costanti", ha detto.

I LUOGHI DELLA CULTURA - "Stiamo lavorando per una graduale riapertura dei luoghi di cultura - ha continuato -. Il ministro Franceschini ha avviato un confronto con il Cts per far in modo che, superato il mese di marzo, si possano immaginare riaperture con misure di sicurezza adeguate. È un percorso, non è un risultato ancora acquisito. Ma è un segnale che va nella giusta direzione".

"Un segnale che speriamo possa presto coinvolgere anche altre attività economiche - ha concluso -. Non dobbiamo correre il rischio di dare un messaggio sbagliato ai cittadini, bisogna assolutamente scongiurare la terza ondata. Ma lavoriamo, con fiducia, per un graduale, responsabile e attento ritorno alla normalità".

(Unioneonline/D)
© Riproduzione riservata