Il Consiglio dei Ministri, riunito oggi a Palazzo Chigi, ha approvato il decreto Energia. Il titolo del provvedimento è “Disposizioni urgenti per la sicurezza energetica del Paese, la promozione del ricorso alle fonti rinnovabili di energia, il sostegno alle imprese a forte consumo di energia”.

Al momento sul contenuto ci si deve affidare a una nota ufficiale del Cdm, in attesa della pubblicazione del provvedimento. 

 Il testo opera «una riforma delle agevolazioni a favore delle imprese a forte consumo di energia elettrica (cosiddette energivore), in modo da adeguare la disciplina nazionale a quella europea in materia di aiuti di Stato a favore del clima, dell'ambiente e dell'energia 2022».

Inoltre, «si attua una semplificazione amministrativa di alcune procedure in materia energetica, al fine di rimuovere gli ostacoli amministrativi e procedurali che possono condizionare negativamente le attività economiche». Si introducono anche «misure volte ad accelerare gli investimenti in autoproduzione di energia rinnovabile».

Nel caso di più istanze per la concessione sulla medesima superficie, «gli enti concedenti, ai fini dell'individuazione del concessionario, attribuiscono una preferenza ai progetti di impianti fotovoltaici o eolici volti a soddisfare il bisogno energetico dei soggetti iscritti nell'elenco delle imprese a forte consumo di energia elettrica istituito presso la Cassa per i servizi energetici e ambientali». 

Una parte del decreto è dedicata agli impianti eolici offshore: «In materia di impianti eolici galleggianti in mare, per favorire il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione al 2030», si legge, «si prevede l'individuazione di aree demaniali marittime, in due porti del Mezzogiorno soggetti alla gestione di un'Autorità di sistema portuale, da destinare alla realizzazione di infrastrutture idonee allo sviluppo degli investimenti del settore della cantieristica navale per la produzione, l'assemblaggio e il varo di piattaforme galleggianti». Stando a quanto si apprende finora, il porto di Cagliari dovrebbe essere fuori dalla partita. 

Sempre in materia di energia, vengono anche introdotte «disposizioni finalizzate alla realizzazione di nuovi sistemi di teleriscaldamento e teleraffrescamento efficiente o all'ammodernamento di quelli esistenti, con il riconoscimento di agevolazioni a 15 progetti che, seppur rientranti tra quelli ammissibili e finanziabili, non sono stati finanziati a valere sulle risorse del Pnrr».

Direzioni marittime 

Il Consiglio dei ministri ha anche deciso di rimodulare «le tabelle riferite alle circoscrizioni territoriali delle direzioni marittime di Pescara, Olbia, Palermo e Cagliari (...)». Il testo provvede «a una più razionale organizzazione degli uffici marittimi del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti compresi nelle regioni Puglia, Sicilia e Sardegna, al fine di dotare i rispettivi territori di presidi più stabili in grado di far fronte alle molteplici attività istituzionali e consentire una più incisiva azione di controllo delle aree marine protette insistenti nelle zone di competenza».  

(Unioneonline/E.Fr.)

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