Manca poco all'avvio della seconda fase della campagna vaccinale, quella che prevederà il coinvolgimento della popolazione a partire da over 80 e persone fragili.

I medici di base cominciano a organizzarsi con una sorta di grande banca dati con i nomi e le caratteristiche dei pazienti e un algoritmo in grado di individuare chi tra loro è più a rischio sulla base di parametri di riferimento precisi: età, condizioni di salute e presenza di una o più malattie.

Ad oggi, spiega all'ANSA il segretario nazionale della Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg) Silvestro Scotti, "in realtà mancano ancora indicazioni ufficiali su come si dovrà organizzare e gestire la seconda fase della campagna vaccinale in atto, quando si inizierà a vaccinare la popolazione più ampia. Noi medici di base, a contatto col territorio, saremo chiamati a collaborare ma ancora non sappiamo esattamente come la macchina organizzativa funzionerà".

Ma ciò che è "più urgente - sottolinea - è che dobbiamo essere convocati per partecipare all'organizzazione della seconda fase. Chiediamo di essere coinvolti e siamo disponibili, ma il nostro ruolo al momento non è stato ancora definito per procedure e ambiti di coinvolgimento". Il tempo però stringe e il rischio, avverte, "è quello che si perdano giorni preziosi".

Così la Fimmg, in collaborazione con Cittadinanzattiva, ha deciso di mettere a punto una piattaforma che sarà resa disponibile a tutti i medici di base. L'obiettivo è, appunto, cercare di individuare con la massima precisione la platea di pazienti che nella seconda fase dovrà ricevere per prima la vaccinazione, secondo una scala di priorità.

La piattaforma, chiarisce Scotti, "è un modello gratuito per i medici e per le istituzioni e potrà dialogare con le piattaforme aziendali e regionali. Si parte dalla scheda anamnesica fatta dal medico e grazie all'algoritmo si individuano i soggetti che hanno la priorità vaccinale. La piattaforma permette anche al contempo di prenotare la vaccinazione sia presso un punto vaccinale previsto sia presso lo studio del medico. Ciò - precisa - dipenderà anche dal tipo di vaccino che verrà reso disponibile e dalle sue modalità di conservazione. La piattaforma invia quindi un messaggio di conferma al soggetto che potrà vaccinarsi".

(Unioneonline/D)
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