Preoccupa il costante aumento di contagi da coronavirus in Italia. Ieri ne sono stati registrati 623, era dal 23 maggio che non si superava quota 600.

Osservati speciali i giovani di rientro dalle vacanze e la movida, con il governo frenato dalle Regioni sulla chiusura delle discoteche, al momento disposta solo in Calabria e Basilicata.

Proprio oggi, a quanto si apprende, si terrà alle 16 una nuova riunione del coordinamento tra governo e Regioni dedicato alle discoteche e ai luoghi da ballo. Per l'esecutivo nazionale parteciperanno i ministri Boccia, Speranza e Patuanelli. Intenzione del governo è chiudere, la maggior parte delle Regioni nell'ultima riunione si oppose. Ma ora, passato il Ferragosto e vista la crescita dei contagi, anche i governatori più riottosi potrebbero scendere a più miti consigli. Alcuni hanno hanno disposto l'obbligo delle mascherine o di mantenere la distanza di due metri mentre si balla (anche la Sardegna), ma è evidente che sono norme inapplicabili mentre si balla, a meno di non avere a disposizione una pattuglia per ogni discoteca e spiaggia che offra questo tipo di serate.

I NUMERI DEI RICOVERATI - Il numero dei morti resta ancora basso, ma sappiamo bene che la curva dei decessi segue di due o tre settimane quella dei contagi. Gli ospedali sono pienamente in grado di gestire la situazione: solo 55 terapie intensive occupate (al picco erano oltre 4mila) e 764 ricoverati con sintomi, al picco erano 29mila.

Ieri c'è stata una lieve diminuzione dei ricoveri, ma la tendenza da una decina di giorni a questa parte è quella di un leggero ma costante aumento. L'atà media dei contagi si è abbassata, e anche i giovani stanno sviluppando forme severe della malattia, ce ne sono cinque nella sola Puglia.

Siamo alle prese con una circolazione "endemica" del virus spiega Guido Silvestri dell'Università di Atlanta, ma bisogna tenere alta la guardia.

Roberto Speranza (Ansa)

L'APPELLO - Di qui l'appello al Tg1 del ministro Roberto Speranza, rivolto in particolare ai giovani. "Usino tutta la cautela possibile. Capisco che dopo tanti mesi di lockdown c'è volontà di ricominciare ad uscire e vivere il più possibile, ma se contagiano i loro genitori e nonni possono produrre un danno reale.Per gestire la fase di convivenza dobbiamo rispettare le tre regole fondamentali: mascherina al chiuso e all'aperto in presenza di altre persone, igiene personale costante e distanziamento".

"I dati delle ultime settimane - spiega il ministro - non possono non preoccuparci. Stiamo meglio rispetto agli altri Paesi europei, ma i numeri sono in crescita, dobbiamo alzare il livello d'attenzione per non vanificare i sacrifici fatti da italiane e italiani".

Infine, un passaggio sulla scuola: "La riapertura in presenza e in sicurezza è priorità assoluta. Stiamo investendo in risorse umane e strumentali, io in particolare sto cercando di creare un rapporto organico e strutturato, costante, tra sanità e scuola, perché non possiamo lasciare insegnanti e presidi a gestire da soli questa vicenda".

(Unioneonline/L)
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