Pirati informatici in azione sulla piattaforma Zoom: nel mirino, alcune sedute di laurea del dipartimento di studi umanistici dell'Università di Pavia, effettuate online a causa della pandemia di Covid-19.

Gli hacker sono riusciti a introdursi nelle conversazioni, dando vita a pesanti azioni di disturbo durante le discussioni delle tesi da parte degli studenti.

Nel corso dei colloqui, infatti, sugli schermi di allievi e professori sono comparse immagini di Mussolini, foto a luci rosse, brani di canzoni con insulti razzisti e bestemmie.

Numerosi e ripetuti gli attacchi, tanto che i vertici dell'Università hanno deciso di chiudere al pubblico le discussioni delle tesi su Zoom, cui gli esterni potranno d'ora in avanti assistere solo da un canale Youtube.

"Quanto successo nei giorni scorsi durante le sedute di laurea è estremamente grave - ha commentato Simone Agutoli, segretario del Coordinamento per il diritto allo studio e presidente del Consiglio degli studenti dell'Università di Pavia -. Non si tratta di una bravata, ma di un reato".

L'Ateneo pavese sta valutando ora se presentare o meno denuncia alla Polizia postale.

(Unioneonline/l.f.)
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