Falso ideologico e frode processuale nei certificati medici psichiatrici.

Questa l'accusa cui devono rispondere 36 persone, denunciate dai carabinieri del Nas di Latina.

I risultati dell'indagine "Certificato pazzo", fanno sapere i militari, costituiscono un'appendice all'operazione eseguita il 10 dicembre scorso, che aveva già permesso di dare esecuzione a 11 ordinanze di custodia cautelare, ad altrettanti decreti di sequestro preventivo e alla denuncia in stato di libertà di altre 70 persone.

Le ulteriori indagini si sono concentrate sulle posizioni delle persone che, secondo quanto contestano i carabinieri del Nas, "hanno illecitamente utilizzato certificazioni psichiatriche rilasciate da un dirigente medico psichiatra in servizio presso il C.S.M. dell'Asl - Distretto 4 - di Fondi, già tratto in arresto per corruzione, mediante l'esibizione delle stesse davanti alle commissioni medico legali dell'Asl, dell'Inps, ovvero ai consulenti tecnici nominati dai Tribunali del Lavoro e dai Tribunali di Sorveglianza".

L'obiettivo era ingannare le autorità per ottenere "indebiti benefici".

Le 36 persone individuate sono state denunciate all'autorità giudiziaria per accertare la sussistenza dei reati di frode processuale, false dichiarazioni o attestazioni in atti destinati all'autorità giudiziaria o alla Corte penale internazionale, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiali in atti pubblici, uso di atto falso ed errore determinato dall'altrui inganno.

"Ulteriori posizioni - concludono i militari - risultano tuttora al vaglio degli investigatori e della Procura della Repubblica di Latina nonché all'Inps che provvederà agli accertamenti di sua competenza".

(Unioneonline/D)
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